Ad Augusta per partecipare all’evento finale del progetto ‘il Mito e il Mare’, (leggi il nostro articolo) il Ministro per la Protezione Civile e le Politiche del mare, Nello Musumeci, ha risposto alle domande dei giornalisti sui diversi temi di attualità.
Tanti i temi toccati, dalla formazione del personale della Protezione Civile, all’emergenza idrica, alle politiche del mare, fino al nuovo ospedale dei Siracusa.
Soddisfatto della celerità con la quale proseguono i lavori nel porto commerciale, il ministro ha parlato del futuro dello scalo.
“Non appena si saranno chiusi i cantieri, entro il 2025, Augusta si sarà riappropriata del ruolo che deve avere nel versante orientale dell’isola ma con una ricaduta complessiva su tutta la Sicilia orientale, seguendo la sua vocazione mercantile”.
Per rendere competitivo il sistema portuale “serve un ponte sullo Stretto, serve una infrastruttura che non diventi un collo di bottiglia, perchè oggi la concorrenza, la competizione si gioca sulla velocità con la quale si muovono persone e merci”.
Il ministro si dice convinto che il governo regionale vorrà portare avanti il progetto del nuovo ospedale di Siracusa, “perché una città è un territorio come quello siracusano non possono non avere un ospedale degno di questo nome facilmente raggiungibile quindi laddove è stato ipotizzato mi auguro che il desiderio possa essere realizzato”.
“I siracusani sanno che da presidente della Regione mi sono battuto perché la città potesse avere dopo gli anni 30 del novecento, un nuovo ospedale ne ho parlato tante volte con il sindaco della città, anzi fu una delle prime iniziative che ho promosso appena eletto.
Siamo andati avanti con un progetto di massima lo abbiamo illustrato il presentato a Siracusa abbiamo previsto la nomina del prefetto d’accordo con il governo nazionale, quello che è accaduto dopo non chiedetelo a me perché rischierei di addentrarmi su un terreno scivoloso e polemico lungi da me questa volontà”.
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