Augusta tra meno di 4 anni potrebbe avere il depuratore.
La fine dei lavori per dotare la città di un sistema di collettamento e di un impianto di trattamento dei reflui urbani, affinché non finiscano a mare come accade da sempre, sarebbe prevista, infatti, entro il mese di agosto del 2028 perché Augusta possa uscire anche dalla procedura di infrazione comunitaria.
Ciò è quanto contempla il cronoprogramma reso noto, stamattina, durante la conferenza “Depurazione delle acque reflue e prospettive di sviluppo per la città”, organizzata dal Rotary Club Augusta, con il patrocinio della Città di Augusta, che si è tenuta nel salone di rappresentanza del Municipio con gli interventi di apertura del sindaco Giuseppe Di Mare e del presidente del club service Francesco Messina e le relazioni del commissario straordinario unico per la depurazione e il riuso delle acque reflue, Fabio Fatuzzo e di Conni Di Giuseppe, ingegnere che ha parlato dell’aspetto tecnico dell’opera essendo rappresentante del gruppo di progettazione.
Opera che, per essere realizzata (con l’inclusione anche il territorio di Agnone Bagni), necessita di una somma ammontante a 69 milioni di euro a fronte dei 45 milioni allo stato attuale disponibili.
Il commissario Fatuzzo si è impegnato a far sì che la somma mancante venga attinta dai finanziamenti destinati ad impianti di altri comuni che sono, ad oggi, sprovvisti di progetti.
Col trascorrere degli anni, infatti, la progettazione si è dovuta adeguare e i prezzi che inevitabilmente sono cresciuti.
Del cronoprogramma ha parlato il rup Carmelo Bramato, responsabile del settore Lavori pubblici del Comune di Augusta che dovrà coordinare le fasi di affidamento ed esecuzione dei lavori, servizi e forniture necessari alla realizzazione dell’impianto di depurazione e delle opere connesse.
Bramato ha ribadito che il progetto, dopo l’avvenuta chiusura della conferenza dei servizi, è ora alla verifica, e che dovrebbe andare in validazione entro marzo.
In seguito si potrà indire la gara d’appalto.
L’avvio dei lavori, che avranno una durata di circa 26 mesi, è previsto per gli inizi del 2026.
Il progetto prevede opere di collettamento per 52 chilometri di territorio e 27 impianti di sollevamento (di cui il principale sarà la stazione Pzero) e un impianto di depurazione a Punta Cugno.
La conferenza è stata coordinata da Pietro Forestiere, past presidente del Rotary di Augusta il quale, oltre a presentare ed introdurre i relatori dell’incontro, ha ripercorso le varie fasi di commissariamento dell’opera, prima regionale dal 2015 e poi nazionale, dal 2017 ad oggi con vari funzionari che si sono avvicendati alla guida della struttura commissariale.
Il gruppo di progettazione lavora dal 2019 quando è stato incaricato dall’allora commissario Rolle mentre Fatuzzo si è insediato nell’autunno del 2023.
Quest’ultimo ha assicurato che il suo ruolo è quello di accelerare i percorsi e che l’iter dovrà essere espletato nei tempi stabiliti.
Il presidente del Rotary club, Francesco Messina e il governatore Distretto 2110 Giuseppe Pitari hanno evidenziato rispettivamente che il club, che ha promosso l’incontro, è interessato ai temi ambientali e di sviluppo economico e propone iniziative di sostenibilità e seguirà nel tempo con attenzione la vicenda.
Il sindaco Giuseppe Di Mare, nel sottolineare che è inspiegabile che ad oggi Augusta sia un ‘isola senza mare, ha detto che è sempre una sconfitta per un Comune quando si insedia un commissario: “che però- ha aggiunto il primo cittadino – per fortuna c’è e sta lavorando per dotare a nostra Augusta di questa grande opera”.
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