Il consigliere comunale Ciccio La Ferla, di professione ingegnere, che nelle scorse settimane ha presentato un’interrogazione tra cui una proprio sulla piazza di nuovo realizzazione, ubicata nel quartiere Monte Tauro e che è stata di recente intitolata al tenore Marcello Giordani, lamenta di aver ricevuto considerazioni sulla sua preparazione professionale dall’ufficio cui è stata indirizzata l’interrogazione e pertanto si dice indignato per quanto accaduto, dicendosi intenzionato a denunciare il fatto nelle sedi competenti.
“Uno dei compiti istituzionali più importanti del consigliere comunale – puntualizza – è la facoltà di interrogare l’Amministrazione comunale su qualsiasi argomento attinente alla attività amministrativa.
Si tratta di svolgere il ruolo di indirizzo e controllo dettato dalla legge.
Quando si risponde alle interrogazioni gli uffici o l’amministratore sindaco presidente o assessore hanno il dovere di attenersi alle domande riportate nella interrogazione stessa.
A proposito della personale interrogazione circa i lavori nello slargo di Monte Tauro, l’ufficio nella persona del responsabile contravvenendo al compito di limitarsi a rispondere si permette di esternare considerazioni personali sulla preparazione professionale del sottoscritto Francesco La Ferla, ingegnere”.
Per il consigliere, eletto nelle liste a sostegno del sindaco Giuseppe Di Mare, e in seguito non condividendone la linea polita transitato all’opposizione e che di recente ha aderito a Sud chiama Nord, il sindaco e/o il presidente del Consiglio hanno il dovere istituzionale di filtrare certi termini o espressioni lesive e diffamatorie che “lo colpiscono nella sfera professionale invece di trasmetterle maldestramente”.
“Questa arroganza politica- aggiunge La Ferla – é l’ulteriore tentativo di sminuire il ruolo di un consigliere di opposizione tentando di metterlo a tacere.
È un fatto estremamente grave e per tale ragione mi rivolgerò al mio legale per vedere se ricorrono gli estremi per denunciare nelle opportune sedi l’accaduto.
Forse qualcuno non ha ben compreso che alle interrogazioni dei consiglieri si risponde in maniera completa e asettica nei 30 giorni le considerazioni personali o i tentativi di screditare i consiglieri sono un vile attacco alla democrazia.
Se le figure istituzionali preposte a rispondere non sono all’altezza del ruolo chiedano scusa e rassegnino le dimissioni.
Una cosa è la critica politica cosa diversa offendere il professionista.
Per completezza dei fatti: alla mia domanda “se il sistema di smaltimento dei due fabbricati limitrofi alla piazza è collegato agli scarichi della piazza mi si risponde in questo modo: “l’asserzione/domanda potrebbe essere accettabile da un cittadino incompetente in materia non di certo da un tecnico di pluriennale esperienza quale è il consigliere interrogante”.
Per il consigliere di Sud chiama Nord: “è evidente il tentativo di screditare il professionista colpendo nella sfera professionale.
Per chiarezza intanto dico che tutte le fogne cittadine sono di tipo misto e che non mi sarei meravigliato se fosse stato vero il mio sospetto.(ancora da verificare).
Rimane la diffamazione e l’ingiuria al sottoscritto professionista definito tra le righe incompetente.
Come detto – conclude – ci vediamo nelle sedi opportune”.
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