Il consigliere comunale Francesco La Ferla, detto Ciccio, aderisce al partito di Cateno De Luca “Sud Chiama Nord”.
“Aderisco al progetto europeo di libertà che vede schierato Sud Chiama Nord insieme a tanti altri simboli sotto il simbolo Libertà”.
La Ferla, nel motivare la sua scelta, dichiara di condividere ogni punto del programma elettorale della competizione europea dell’ 8 e 9 giugno.
“Assumo – aggiunge – questa scelta con decisione e forte stima per un leader in cui vedo riflessa la mia idea di politica: la politica della consultazione popolare dove le scelte le fa il cittadino, la politica per l’ambiente che mette al centro la nostra salute, una politica che non si basa su una campagna elettorale perenne affaristica e nepotistica.
Una politica che usa i metodi della democrazia non i tentativi maldestri di imbavagliare chi la pensa diversamente.
Perseguo da sempre la politica del fare ma non a tutti i costi ma secondo le regole della priorità e del buon senso. Una politica dove alla gente si garantiscono i servizi l’acqua pubblica e una costa pulita”.
Il consigliere comunale confida molto su Cateno De Luca uomo di governo che, a suo giudizio, ha dimostrato grandi capacità amministrative.
Dopo le elezioni europee ci attende un impegno importante per la nostra Augusta.
Dobbiamo liberare la città da una certa politica che non mette certo al primo posto la salute e la qualità della vita.
Amministrare la cosa pubblica non è per tutti ci vogliono i principi di buona amministrazione e onestà.
Il mio impegno – conclude – va in questa direzione”.
Ciccio La Ferla è stato eletto consigliere alle amministrative dell’autunno 2020 nella lista “100 per Augusta” a sostegno della candidatura a sindaco di Giuseppe Di Mare.
Ma dopo pochi mesi dalla vittoria dell’attuale primo cittadino il quale ha dovuto costruirsi una maggioranza in Aula,
La Ferla ha cominciato a mostrare segni di insofferenza condividendo poco o nulla del modo di amministrare della Giunta Di Mare.
Ha dunque deciso di dichiararsi indipendente tirandosi fuori dalla maggioranza per collocarsi all’opposizione.
Ed oggi è uno dei sei consiglieri rimasti nella minoranza.