Tra i tanti talenti della musica la Città di Augusta può vantare il compositore di fama europea Emanuele Gioacchino Cesare Rincón, Barone d’Astorga.
Nato ad Augusta nel 1680 e appartenente a una famiglia di origine spagnola, Emanuele D’Astorga fu allievo dell’abate della Chiesa Madre e compositore Omodei. A seguito del terribile terremoto del Val di Noto del 1693, che distrusse buona parte della sua città natale, Emanuele d’Astorga si trasferì a Palermo dove, nel 1698, eseguì il suo primo melodramma, “La moglie nemica”.
Rifugiatosi a Roma presso Juan Francisco Pacheco, Duca di Uceda, Viceré di Sicilia e ambasciatore di Spagna presso la Santa Sede, nel 1707 compose il suo brano più celebre, lo “Stabat Mater”.
Nel 1708 rappresentò al teatro Sant’Agostino di Genova il dramma pastorale “Dafni”, che riscosse un successo tale da essere replicato in altri teatri europei.
Attirate le attenzioni dell’Imperatore del Sacro Romano Impero Carlo III, entusiasta della sua musica, D’Astorga fu chiamato a Vienna come musicista di corte.
Tornato a Palermo nel 1715 per recuperare le proprietà della sua famiglia dopo la morte di suo padre, ottenne il titolo di barone per il feudo Ogliastro, e nel 1717 fu eletto senatore di Palermo e governatore dell’Ospedale degli Incurabili.
Nel 1726 scrisse e pubblicò un libro di dodici cantate in cui espose la teoria del legame tra
suono, ritmo e melodia espresso dalle parole cantate, ispirando diversi autori. Morì a Madrid nel 1757.