C’era anche Lighea, la barca assegnata alla Lega Navale di Brucoli Augusta, tra le otto che sono state intitolate ieri a Lido di Ostia nell’ambito del progetto ‘Mare di legalità’, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Lighea è una barca a vela di 12 metri, che era utilizzata dai trafficanti per trasportare migranti nel Canale di Sicilia.
Dopo il sequestro la barca, come altre, anziché essere demolita è stata assegnata al circolo della Lega Navale Brucoli Augusta, grazie all’impegno del presidente Andrea Neri, che ne aveva fatto richiesta.
Lighea ha raggiunto il porto turistico di Ostia dopo oltre due giorni di navigazione, con l’equipaggio formato dallo skipper Fabrizio Vinci e da Angela Bernardi, Cristina Bernardi, Luigi Visinalis e Alberto Lombardo.
Nel corso della cerimonia, la barca è stata intestata a Peppino Impastato, il giovane ucciso a Cinisi dalla mafia contro la quali conduceva una campagna con la sua Radio Aut, proprio il giorno in cui veniva ritrovato a Roma il cadavere di Aldo Moro, rapito e ucciso dalle brigate rosse.
Alla cerimonia di ieri, con il Presidente Mattarella, erano presenti il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, la presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo, il capo di Stato maggiore della Marina Militare Enrico Credendino, il capo della polizia Vittorio Pisani.
La campagna ‘Mare di Legalità’ prevede l’impiego di imbarcazioni confiscate alla criminalità organizzata che sono state affidate dall’autorità giudiziaria all’associazione per lo svolgimento di attività di interesse istituzionale con al centro la promozione del mare, della legalità e dei “nove principali valori della Lega Navale italiana: accoglienza, competenza, rispetto, lealtà, appartenenza, disponibilità, solidarietà, sostenibilità e amore per il mare”.
Come ha spiegato il presidente della Lega Navale Italiana, Donato Marzano:
“Le otto barche a vela con pregresso di malaffare, sono state utilizzate per traffico di droga, traffico di migranti, riciclaggio di denaro sporco, traffico anche di armi rimesse a nuovo da una sezione della Lega Navale italiana e intitolate a vittime della mafia e del terrorismo: sono decine, centinaia i magistrati, forze dell’ordine, politici, giornalisti, operai, sindacalisti, professori universitari.
E la loro storia, ha annunciato, verrà raccontata nelle scuole, nei porti, verrà raccontata in un anno e mezzo in giro per l’Italia”.
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