Il Centro di salute mentale del Muscatello dovrebbe essere trasferito dall’attuale struttura distaccata che insiste all’interno del comprensorio dell’ospedale al nuovo padiglione del nosocomio.
Ciò ha scatenato il malcontento dell’utenza e la contrarietà di Giuseppe Scarpato, presidente del Movimento difesa del cittadino e Maria Giannone, attivista pro ospedale i quali annunciano azioni di protesta qualora l’Asp non tornerà sui suoi passi: “la privacy – dichiarano – è indispensabile peri pazienti di questo ambulatorio.
Allocare il centro all’interno del nuovo padiglione del Muscatello arrecherebbe solo disagi all’utenza del centro di salute mentale.
Invitiamo i vertici dell’Azienda sanitaria provinciale a non mettere in atto questo trasferimento, altrimenti ci vedremo costretti a mettere in campo azioni di protesta.
“Il centro deve restare in questa struttura – dice una paziente – dove c’è la giusta riservatezza, il parcheggio”.
“I trattamenti che vengono qui effettuati a persone con problemi psicologici necessitano di silenzio e di tempi più celeri – aggiungono Scarpato e Giannone – spostare il centro in un reparto del nuovo plesso dove già si svolgono altri servizi creerebbe confusione ed imbarazzo a coloro i quali si sottopongono regolarmente a trattamenti di natura psicologica.
La struttura dove si trova il centro di salute mentale dovrebbe essere destinata al servizio vaccinazioni e negli spazi dove si trova oggi quest’ultimo verrebbe trasferita la neuropsichiatria infantile.
“Perché attuare tutti questi trasferimenti”?
Si chiedono il presidente del Mdc e l’attivista pro ospedale che lanciano un appello ai responsabili dell’azienda sanitaria sottolineando che i problemi si devono risolvere non creare.
Da tempo è previsto lo spostamento del reparto di cardiologia dal vecchio al nuovo padiglione per ristrutturazione dei locali che attualmente ospitano l’Unità operativa complessa.
In questo caso ci rendiamo perfettamente conto che si tratta di una necessità, viceversa non comprendiamo l’opportunità di intaccare altre situazioni che funzionano bene.
I pazienti del centro di salute mentale soffrono particolari problematiche che vanno seguite e curate in un luogo idoneo.
Trasferire il centro nei pressi del reparto di psichiatria danneggerebbe sicuramente l’utenza che beneficia di trattamenti che non necessitano di ricovero.
Non possono essere sottoposti ad ulteriori stressi, col rischio che decidano di non curarsi più.
E questa decisione danneggerebbe tanto il loro già precario stato di salute.
Siamo stati in silenzio per troppo tempo – conclude Giannone – ora è giunto il momento di tornare a farci sentire auspicando che non venga messo in pratica questo trasferimento”.