“La rimozione delle specie alloctone e invasive è stata prevista, perché incompatibile con l’urbanizzazione contemplata nel progetto di rigenerazione della Borgata sud – est.
Difatti la piazza Mattarella presentava uno stato di precarietà della sede stradale e delle parti pedonali a causa dell’apparato radicale dei ficus microcarpa, presenti nella stessa che si estende superficialmente, mettendo a rischio la pubblica incolumità, nonché il decoro urbano” .
E’ quanto riportato nella risposta scritta, firmata dal responsabile del V Settore Progettazione, Gianfranco Passanisi, all’interrogazione presentata dai consiglieri di opposizione Roberta Suppo e Uccio Blanco del M5S e Ciccio La Ferla, indipendente, sull’abbattimento degli alberi in piazza Mattarella.
Il dirigente del settore conclude evidenziando che: “l’eliminazione delle specie alloctone è stata compensata nel progetto con la messa a dimora di specie autoctone, in numero superiore a quelle estirpate, compatibili con le realizzazioni limitrofe.
Non si è ritenuto che le alberature esistenti potessero essere conservate in altro modo e la recente relazione agronomica, redatta dallo studio tecnico agronomico Formica, ha confermato le scelte progettuali”.
Il consigliere Blanco ha dato lettura dell’interrogazione ed a rispondere verbalmente in Aula è stato Aldo Licciardello dell’ufficio Progettazione
“C’è l’interesse politico a fermare questo progetto di 5 milioni di euro, finanziato con fondi del Pnrr, che riqualifica una vasta area della Borgata” ha detto il sindaco Giuseppe Di Mare, rammentando che si tratta di un’opera, già in corso, che prevede 4 mila e 300 metri quadrati di rifacimento di sede stradale, 275 metri di pista ciclo pedonale e non solo.
In questo progetto i tecnici, avendo preso atto che i 27 alberi presenti hanno aggredito la piazza hanno previsto di tagliarli e di piantumarne una settantina, nell’intera zona interessata alla riqualificazione, quindi il triplo di quelli esistenti.
Eliminare piante che sono state aggressive che hanno deturpato la pavimentazione sostituendole con alberi che sono autoctoni, non mi sembra uno scempio ambientale.
Ci atterremo, comunque, alle disposizioni di legge, legge che abbiamo sempre rispettato e continueremo ad osservare, visto che è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica, ma ritengo che non abbiamo violato nessuna norma considerato che, quello che deve essere assicurato è il mantenimento delle specie arboree autoctone, come viene riportato anche nella relazione agronomica.
Quando parlo di battaglia politica lo sostengo perché, nell’interrogazione si cita il comma 4 dell’articolo 58 del regolamento edilizio, che vieta la rimozione con circonferenza del fusto superiore a 150 centimetri e 130 di altezza presenti negli spazi privati e pubblici, ma questo articolo è composto da 5 commi e come mai chi ha presentato l’interrogazione non ha citato il comma 5 che è quello successivo al 4?
Il comma 5 così recita: ove ciò non possa essere evitato nell’ambito di interventi edilizi e urbanistici o nella realizzazione di opere pubbliche la rimozione deve essere adeguatamente motivata da una relazione progettuale e agronomica ed è subordinata all’inserimento dell’obbligo di intervento o in un’area vicina individuata congiuntamente con il Comune di un numero di esemplari adulti in relazione alle specie e all’età della pianta rimossa.
Gli interventi di sostituzione compensativa prevedono la piantumazione di specie arboree della zona mentre in ogni caso è vietato l’impianto di esemplari arborei appartenenti a specie alloctone qualora queste abbiano notoria attitudine invasiva”.
Il sindaco ha puntualizzato, infine, con il benestare del geometra Licciardello che i ficus abbattuti sono invasivi
Il consigliere Blanco ha poi ripreso la parola rimarcando che, l’articolo 58 del regolamento edilizio prevede che la rimozione debba essere accompagnata da uno studio preventivo che non c’era.
“D’altronde- dichiara Blanco – è vero che la relazione agronomica è stata redatta a posteriori e cioè in seguito alla presentazione dell’esposto delle associazioni Piano Terra e Punta Izzo Possibile e precisamente il 24 aprile scorso, vale a dire dopo il taglio dei 7 ficus in piazza Mattarella e in seguito le proteste”.
Riguardo all’invasività degli alberi il consigliere interrogante ha replicato dicendo che i ficus non sono invasivi, sì sono alloctone ma non creano danni”.