Ospedale di Augusta: la Guardia medica si trasferisce in nuovi locali adiacenti al Pronto soccorso. Si tratta di una sede definitiva che da ora in poi ospiterà il servizio dopo essere stata sottoposta a lavori di adeguamento.
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Completati i lavori di adeguamento dei locali, la Guardia medica di Augusta è stata spostata dalla sede provvisoria alla sua collocazione definitiva nell’area adiacente il pronto soccorso dell’ospedale megarese. Ne dà notizia il direttore generale dell’Asp di Siracusa Salvatore Lucio Ficarra che sottolinea come sia incessante l’impegno dell’Azienda per migliorare le condizioni logistiche, organizzative e funzionali delle Guardie mediche di tutta la provincia. La nuova sede è stata predisposta secondo i requisiti di sicurezza previsti dalle normative vigenti per la tutela degli operatori e, così come è stato realizzato negli altri presidi ospedalieri della provincia, è stata allocata nell’aria adiacente il pronto soccorso per contribuire a contrastare il fenomeno del sovraffollamento insieme con il Ppi (Punto di primo intervento) che si occupa in fascia oraria diurna dei codici bianchi.
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“In tal modo, i servizi territoriali, in integrazione con i servizi ospedalieri – spiega il direttore del Distretto sanitario di Augusta Lorenzo Spina – mettono in campo il massimo impegno per rispondere allo spirito della legge 5/2009 di riforma del servizio sanitario regionale per la gestione delle aree di emergenza”. Nella nuova sede della Guardia medica sono stati istituiti i dispositivi di sicurezza previsti: dalle porte blindate, alle grate alle finestre, al video citofono, telecamera e collegamento per la chiamata alle forze dell’ordine e si sta predisponendo anche un sistema di chiamata sonoro direttamente collegato con il Pronto soccorso”. La Guardia medica si trovava allocata al primo piano del vecchio padiglione dell’ospedale Muscatello in un’ala poco frequentata, attigua al servizio antincendio il cui personale, fortunatamente, lo scorso 18 gennaio si trovava presente quando la giovane medico venne aggredita da una paziente.