Una lunga seduta, per trattare l’argomento che riguarda la prevista nascita di un deposito di Gnl ad Augusta, quella di lunedì sera nella sala “Giacinto Franco” di palazzo San Biagio. Il Consiglio comunale a conclusione dei lavori ha votato un documento con l’auspicio che: “si possa instaurare un dialogo costante, proficuo e rispettoso reciproco fra Adsp e il Comune di Augusta” e invitando le parti coinvolte “a ritrovarsi nei modi e nelle forme da concordare per raggiungere gli obiettivi”.
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Si è conclusa con la votazione all’unanimità di un documento programmatico da parte dell’Aula la lunga seduta monotematica di Consiglio comunale dedicata al deposito di Gnl. Impianto che avrà come sede, secondo quanto programmato il pontile consortile di Punta Cugno: “I consiglieri comunali rilevato che la seduta ha dato il via al dibattito sul punto in questione a cui, nel rispetto dei ruoli e competenze hanno partecipato istituzioni, parti sociali e associazioni i quali in larga maggioranza sono concordi nel sostenere la necessità che il porto di Augusta sia dotato di un deposito di Gnl, rilevato che emerge la necessità di un’approfondita conoscenza delle motivazioni che hanno indotto l’Adsp a localizzare il deposito di Gnl presso il pontile consortile e non altrove e ciò al fine di valutare con la più ampia consapevolezza e cognizione del problema gli effetti conseguenti in tema di tutela dell’ambiente, salute e sicurezza della comunità che rappresentiamo, considerato che la realizzazione di un’infrastruttura strategica come il deposito Gnl, oltre ad essere un servizio che il porto potrà offrire al mercato, rappresenta anche un’opportunità economica per gli investitori privati che gestiranno l’impianto e, pertanto, si ritiene che debbano essere valutate le opportune misure compensative. Per le motivazioni sovraesposte – si legge nel documento considerando che, si possa instaurare un dialogo costante, proficuo e rispettoso reciproco fra Adsp e il Comune di Augusta si invitano le parti coinvolte a ritrovarsi nei modi e nelle forme da concordare al fine di raggiungere gli obiettivi richiamati”.
Posizioni contrapposte da parte dei partecipanti molti dei quali, gli ospiti, sono intervenuti da remoto. Il senatore Pino Pisani tramite il gruppo consiliare del M5S insieme al quale è stato firmatario della richiesta di convocazione di una seduta sull’argomento ha fatto pervenire una nota di cui ha dato lettura il consigliere Chiara Tringali. Il senatore augustano nell’evidenziare l’importanza per il porto Core di dotarsi si tale impianto non dimentica di ricordare che la presenza di strutture per il Gnl nel porto di Augusta, con i rischi potenziali che essa comporta, necessita di una profonda ed accurata valutazione del rischio-beneficio dato che il porto si trova in un’area ad elevato rischio di crisi ambientale. Il sindaco, Giuseppe Di Mare nel sottolineare il ruolo fondamentale ricoperto nell’ambito dell’Amministrazione comunale dall’assessore alle Politiche portuali, Tania Patania che ha, tra l’altro, raccolto la documentazione necessaria per consentire un intervento con cognizione di causa ha dichiarato che: “tra le opere che un porto deve avere c’è anche il deposito di gas naturale liquefatto evidenziando l’opportunità per lo stesso di dotarsi di combustibili alternativi”. Da non trascurare per il primo cittadino aspetti fondamentali quali l’impatto ambientale e l’occupazione. “Ma il deposito è un’opportunità che, dopo le dovute valutazioni, non dobbiamo perdere per essere competitivi”.
Il contrammiraglio Andrea Cottini, comandante di Marisicilia ha manifestato il grande interesse della Marina militare per questo progettoper lo sviluppo del porto di Augusta. “Allo stato attuale – ha detto – la marina non ha unità che possono usufruire del Gnl, ma in futuro si prevede comunque un impiego di gas naturale liquefatto anche su nostre unità minori, quindi aver un progetto del genere nel porto di Augusta a noi interessa e bisogna realizzarlo nel più breve tempo possibile”. Ha condiviso le dichiarazioni del contrammiraglio Cottini, il capitano di vascello Antonio Catino, comandante della Capitaneria di porto di Augusta. Il segretario generale dell’Autorità di sistema portuale di Sicilia orientale, capitano di vascello Attilio Montalto ha ripercorso l’iter che portato alla redazione del progetto. “Nel settembre del 2019 l’Adsp ha iniziato una procedura finalizzata a sondare il mercato e verificare la presenza di imprenditori, investitori o società interessati a realizzare l’impianto. In quella fase – ha riferito il segretario generale dell’Adsp – si pensava a depositi costieri tradizionali e invece abbiamo ricevuto l’unica manifestazione di interesse che si è chiusa il 26 ottobre del 2019 da parte della Restart che ha presentato un progetto diverso, molto originale rispetto ai depositi costieri di cui sentiamo parlare spesso. La tempistica è sicuramente un elemento importantissimo perché arrivare quando già si saranno creati 20-25 depositi come previsto dalla normativa significherebbe perdere mercato e quindi capacità di attrarre traffici nei nostri porti. Un aspetto importante da vagliare è stato quello di localizzare l’ubicazione di queste unità galleggianti. Il pontile consortile è sembrato il sito idoneo, poiché abbandonato, di una grandezza adeguata. Il progetto della Restart è totalmente innovativo e originale che si discosta dalle altre due modalità di realizzazione piattaforma off shore oppure quella tradizionale”.
Restart ha illustrato tecnicamente il progetto ne ha evidenziato i punti di forza. Le caratteristiche del Gnl amiche dell’ambiente a causa delle limitate emissioni di C02 Sox e Nox, la sua grande disponibilità naturale, l’incremento del suo utilizzo nel settore marittimo come sostituto del gasolio e dell’olio combustibile, soprattutto in area portuale quale applicazione delle nuove direttive europee. I rappresentanti della società hanno parlato della sicurezza ambientale: pavimenti di contenimento al di sotto delle zone di scarico per evitare una caduta in mare del Lng in mare che non produce inquinamento, sistema di purging con azoto, procedure di addestramento operatori, piano emergenza. Giuseppe Schermi di Italia Nostra ha invitato i consiglieri a contestualizzare ciò che sta accadendo nel territorio nell’interesse dei cittadini che li hanno eletti: “voglio fugare citando direttamente la direttiva europea certe affermazioni perentorie che sembrano dire: senza il deposito di Gnl si rischia di perdere la qualifica di porto Core, la direttiva europea non giustifica o vincola all’utilizzo del Gnl, ma parla di combustibili alternativi, non è scritto da nessuna parte che se Augusta non dovesse avere un deposito Gnl perderebbe il requisito di porto Core. Ad Augusta insistono tutta una serie di rischi con effetti domino: sismico, da esondazione, di incidenti rilevanti. Arriviamo troppo tardi siamo in una fase in cui le decisioni sono state già quasi perse dall’Adsp ribadisco che c’è una richiesta di referendum consultivo che l’anno scorso in qualità di consigliere comunale ho presentato. Mi rivolgo ai membri dell’aula alcuni dei quali miei ex colleghi: qualunque consigliere comunale la può andare a ritirare nel protocollo farla propria e depositarla a sua volta. Italia Nostra sarebbe ben contenta che questa proposta venisse portata avanti”.
Enzo Parisi di Legambiente intervenuto anche a nome di Libera ha ribadito che è sarebbe opportuna una diversa collocazione del deposito perché l’’area non troppo prossima a torce, serbatoi di carburante e bacini di carenaggio. Per l’ambientalista la soluzione ottimale sarebbe quella di posizionarlo a distanza di un paio di miglia fuori dalla diga, un impianto off shore, insomma e comunque invita a non dimenticare il fatto che: “siamo ad un passo dalla transazione verso fonti alternative, tipo l’idrogeno. E’ inutile pensarlo di grandi dimensioni e compromettere un’area della metalmeccanica”. Contraria Decontaminazione Sicilia rappresentata da Gianfranco Solarino che ha parlato del rischio di allocare l’impianto di stoccaggio a Punta Cugno. Dello stesso avviso il comitato Stop Veleni per il quale ha preso la parola, la portavoce Giusy Nanè. Un’altra area alternativa al consortile sarebbe più adeguata per Marco Mastriani, di Ente fauna siciliana ed ha chiesto se fosse stata localizzata. Una domanda questa che non ha ottenuto risposta, perché evidentemente il sito scelto è quello di Punta Cugno. Localizzazione che non condivide neanche Marina Noè di Assoporto. Nelle scorse settimane la presidente di Assoporto nel corso di un incontro con l’Amministrazione comunale aveva già sottolineato che il progetto sembrava essere sottodimensionato rispetto agli altri impianti che stanno per sorgere in Italia. Questo progetto non ha senso in un porto come Augusta dove dobbiamo attrare il traffico da Gibiliterra e da Suez, se continuiamo ad attuare questa logica Augusta uscirà fuori da tutti i mercati”.
Il consigliere Milena Contento di “Insieme per Augusta”, che siede tra i banchi dell’opposizione, ha chiesto chiarezza sul criterio di scelta del sito per la perplessità espressa da cittadini e associazioni per la presenza nella zona di altri impianti. Ma ha poi sottolineato che: “la scelta del Gnl è imprescindibile, forse siamo anche in ritardo, abbiamo una posizione favorevole e mancare questa opportunità condannerebbe il nostro porto alla marginalità. Non possiamo girare le spalle a questa innovazione tecnica, abbiamo il dovere di cogliere questa opportunità. Quello che chiediamo agli attori presenti in questa partita è di informare puntualmente la popolazione che non deve vedersi passare sopra la testa queste scelte”. “Nella necessità di una obbligata ed indispensabile transizione energetica che passi dal Gnl ma che debba necessariamente arrivare all’ idrogeno verde così come richiamato dal documento emanato dalla Regione pochi giorni fa – dichiara a margine della seduta il consigliere di opposizione Giancarlo Triberio capogruppo di “Nuovo Patto per Augusta – restano molte perplessità sull’allocazione del deposito presso il pontile consortile sia per una questione di sicurezza che di sviluppo economico, anche in virtù dell’attuazione delle Zes, a scapito dello sviluppo della cantieristica e di altre installazioni produttive destinate in quell’area. Anche se con tempi ristretti serve un approfondimento della tematica che coniughi lo sviluppo economico del nostro porto alle esigenze di ascolto delle preoccupazioni dei nostri concittadini”.
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“Ho molti dubbi sul progetto” ha detto il consigliere di maggioranza Ciccio La Ferla (100 per Augusta) che nutre perplessità sul fatto che nei prossimi anni i mezzi si riforniranno di Gnl. “Anche perché – ha aggiunto – mi sembra che si vada verso l’uso di energia elettrica, non dimenticando il rischio sismico della zona che dovrebbe fare optare per un deposito da allocare fuori dal porto”. “E’ sempre una bella notizia la decisione di un’azienda di investire sul nostro territorio. Certo per quanto l’entusiasmo prevalga è giusto porsi delle e concentrare l’attenzione su temi fondamentali in città, sicurezza e occupazione” ha dichiarato il consigliere di maggioranza Manuel Mangano che insieme al collega Giuseppe Tedesco (entrambi del gruppo Augusta Attiva-Coraggiosa –Democratica ha posto domande sui rischi. “È vero che stiamo parlando di sviluppo ed occupazione, ma al pari con la sicurezza e le condizioni che permettano a noi di vivere nel nostro territorio in maniera sicura. Ancora non ho compreso il perché della scelta del consortile e il perché di queste dimensioni e non posso, pertanto, rassicurare i miei concittadini che mi hanno posto il problema sulla sicurezza e chiesto se sono stati valutati gli scenari alla stessa legati”. ha dichiarato il capogruppo del M5S, Roberta Suppo. Dure critiche alla governance dell’Adsp di Sicilia orientale sono state espresse dal consigliere Marco Niciforo, capogruppo di Augusta 2020-Destinazione Futuro che fa parte della maggioranza. Il momento adeguato in cui trattare il tema del Gnl pubblicamente sarebbe stato un oltre un anno fa, secondo Niciforo prima della pubblicazione dell’avviso di manifestazione di interesse: “Di cosa dobbiamo parlare oggi, di quello che avete già deciso? Tutte le realtà intervenute avevano il diritto-dovere di relazionare nel 2019 prima dell’assunzione delle scelte. Riconosco che per Augusta dotarsi di un deposito di Gnl sia una priorità, ma mi dispiace che nessuno abbia parlato delle misure di compensazione per il Comune. Nessuno pensi di far volare sulla testa nostra questo impianto” ha concluso l’esponente della maggioranza auspicando che l’arrivo del nuovo commissario Alberto Chiovelli, subentrato all’ex presidente dell’Adsp Andrea Annunziata possa dare “una svolta netta e chiara”.
Al termine di tutti gli interventi moderati dal presidente dell’Aula, Marco Stella, quest’ultimo ha suggerito al Consiglio di redigere un documento. La seduta è stata sospesa e al termine della pausa è stata data lettura dal consigliere Andrea Lombardo del gruppo Augusta 2020-Destinazione Futuro della nota sottoscritta dai presenti e dagli stessi votata all’unanimità. Alla seduta sono intervenuti anche Confindustria e Unionports i cui rappresentanti, rispettivamente Domenico Tringali e Davide Fazio hanno inoltre ribadito il loro pensiero favorevole al deposito di Gnl con comunicati stampa già pubblicati dalla nostra redazione.