Lascia la parrocchia del Sacro Cuore di Augusta don Helenio Schettini.
Il sacerdote, molto amato dai parrocchiani, è stato costretto a dimettersi dall’incarico di parroco, a causa della oggettiva difficoltà di conciliare i numerosi impegni, in un momento personale peraltro difficile.
Don Helenio ricopre infatti numerosi incarichi delicati nell’ambito della diocesi, tra cui quello di direttore della Biblioteca Arcivescovile Alagoniana e di docente presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Metodio di Siracusa.
Nei quattro anni in cui ha diretto la parrocchia, dopo l’allontanamento del predecessore coinvolto in uno scandalo, accusato di comportamenti inappropriati, il primo come amministratore, gli ultimi tre da parroco, il sacerdote si è fatto apprezzare per il suo carisma e la capacità di rilanciare una serie di attività che hanno coinvolto l’intero quartiere.
In attesa della nomina del nuovo parroco, la Chiesa del Sacro Cuore rimane così senza la sua guida spirituale stabile.
Per le celebrazioni, oltre i due diaconi, la parrocchia potrà contare, anche se solo per alcuni mesi, sul supporto di un sacerdote della comunità di Bafatà, nella Guinea Bissau, che si trova in città nell’ambito dei rapporti con la missione da anni seguita dalla Parrocchia di Santa Lucia.
In realtà quella del Sacro Cuore non è l’unica parrocchia ad Augusta ad essere priva del parroco.
La parrocchia di Sant’Andrea è infatti da alcuni anni retta da don Francesco Scatà, parroco di San Francesco, dopo che ben due sacerdoti, in breve tempo erano stati rimossi dall’incarico.
Il primo, che è stato anche privato del sacerdozio, perché accusato di una gestione allegra del patrimonio ecclesiale, il secondo per motivi che non sono del tutto stati chiariti, ma che sarebbero riconducibili a comportamenti personali ritenuti inadeguati alla funzione.
Va poi ricordato che anche il caso della Chiesa Madre.
Dopo la sospensione di don Palmiro Prisutto da parroco, ormai quattro anni fa, a causa dei rapporti difficili con qualche organizzazione del laicato cattolico, che hanno finito per compromettere anche quelli con la stessa Curia siracusana, la Chiesa Madre è infatti affidata a don Alfio Scapellato, nella funzione di amministratore.
Don Palmiro, che oggi è rettore del rinato Santuario di Santa Maria Adonai, era stato a sua volta nominato parroco della Chiesa Madre dopo l’arresto del suo predecessore, accusato di molestie sessuali ad una parrocchiana.
A tutto questo va aggiunta l’assenza prolungata del parroco di San Giuseppe Innografo, a Monte Tauro, per motivi personali.
Insomma un bel rompicapo per l’arcivescovo di Siracusa Monsignor Lomanto, peraltro nell’anno del Giubileo proclamato da Papa Francesco.
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