Approdano anche ad Augusta i Gilet Arancioni dell’ex generale dei carabinieri Pappalardo. Presenteranno una propria lista alle elezioni amministrative del 4 e 5 ottobre.
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Il movimento Gilet Arancioni è arrivato anche ad Augusta. Stamattina la presentazione nel corso di una conferenza stampa, tenuta nella sede del teatro Piccolo. A presentarlo sono stati il segretario cittadino Patrizia Morello e il segretario provinciale Marco Bertoni con l’intervento del segretario regionale Peter Colletti, che ha annunciato la presenza ad Augusta del generale Pappalardo durante la campagna elettorale. Campagna elettorale che si avvicina, alla presentazione delle liste, infatti, mancano 55 giorni e i Gilet Arancioni di Augusta ne presenteranno una che auspicano superi la soglia del 5%.
E forse scenderanno in campo anche con un proprio candidato sindaco. Sarà Marco Bertoni, già consigliere comunale di Augusta e coordinatore del Gruppo comunale volontari di Protezione civile, congedato dal sindaco nei mesi scorsi. Ma non è ancora il momento di ufficializzarla, prima i Gilet Arancioni si aprono al confronto con i rappresentanti delle altre forze politiche. L’unica discriminante è l’appartenenza a un partito specie se si tratta del M5S e della Lega, ma se i loro leader Cettina Di Pietro e Massimo Casertano si tirassero fuori dai rispettivi contesto partitici potrebbero dialogare con i Gilet Arancioni. Sembra cosa alquanto improbabile, questa. Più facile sarà dunque dialogare con i candidati Massimo Carrubba, Peppe Di Mare e Pippo Gulino, “se si candiderà” dicono gli esponenti del nuovo movimento di protesta: “che non vuole essere populista – sottolinea Colletti – ma sostenere l’antisistema andato avanti perché chi doveva combatterlo, come i grillini, è stato a guardare.
“Ad Augusta questo movimento nasce dalle esigenze che negli ultimi mesi si sono venute a creare nella nostra città” ha detto Patrizia Morello. Dopo il lockdown siamo stati tutti in cerca di un qualcosa che ci desse un forza per andare avanti e questa forza l’abbiamo trovata nei vari gruppi che si sono creati nel percorso di questi mesi ,tra cui è venuto in risalto il movimento dei Gilet Arancioni che ha preso vita nel nostro territorio e stiamo cercando di portarlo avanti. La nostra esigenza principale è quella di avere un’amministrazione più presente. Vogliamo unirci con i cittadini per un paese migliore in cui vivere non sopravvivere, perché qui è una continua sopravvivenza”.
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“Augusta è incavolata – dice Bertoni – mi lusinga il fatto che la scelta della persona da candidare sia ricaduta su di me. Io ci metto la faccia perché noi ad Augusta siamo stati derubati della nostra vita: tre anni con la commissione straordinaria e 5 anni di una politica che, tirando le somme, non ha soddisfatto la città, ma mi sarei aspettato dagli attuali candidati; non è una polemica, una serenità in questa campagna elettorale, un dialogo a 360 gradi tra tutte le forze politiche per il bene della città in un unico colore: quello nero verde di Augusta. Oggi non parlerò di programmi perché ogni cosa sarà priorità parlando di: ospedale, porto, vita sociale, culturale, sportiva. Dispiace che Augusta nel 2020 non abbia più niente. Ho scelto allora il partito della ribellione, della gente, dei cittadini, dei commercianti, di persone che non ce la fanno più. Non usciamo oggi con un candidato sindaco, siamo aperti a tutti i candidati, a tutte le forze politiche per un confronto serio: chi sposa il nostro progetto”.