La Lega: “Estate a rischio per gli augustani, l’amministrazione garantisca la fruibilità del mare in sicurezza. Al Faro Santa Croce si rischia il caos”.
[/]
“Quali misure per garantire la fruibilità del mare in sicurezza? Quali iniziative sta adottando l’amministrazione per consentire ai cittadini di godere in modo adeguato la stagione balneare? Quale interventi intende varare al fine di garantire il distanziamento minimo per consentire a tutti i bagnanti di poter andare al mare, considerato che quest’anno ci saranno drastiche riduzione negli accessi ai lidi della Marina militare, a causa delle norme per il contrasto al Coronavirus”? Sono gli interrogativi posti dalla Lega di Augusta per prevenire quello che ritiene rischi di diventare un grosso problema, che potrebbe esplodere già nei prossimi giorni. Massimo Casertano e Gianfranco Mignosa sollevano il problema.
“Quest’anno – spiegano i dirigenti della Lega – per migliaia di cittadini non sarà possibile accedere ai lidi della Marina militare, che annualmente ospitano una larga percentuale di bagnanti, perché il distanziamento sociale impone una drastica riduzione dei frequentatori nelle strutture elioterapiche di Punta Izzo. C’è già un regolamento che limita gli accessi. Ne consegue che migliaia di augustani si riverseranno verso la scogliera del Faro Santa Croce, unica valvola di sfogo per la fruizione del mare, che già in tempi normali ha rappresentato notevoli criticità per i parcheggi e gli spazi disponibili. Questa situazione rischia di innescare una vera e propria “bomba”, di difficile gestione se non verranno predisposte adeguate misure di contenimento. Chi disciplinerà gli spazi disponibili? Come si dovranno comportare i bagnanti che a migliaia affollano ogni estate la scogliera e quest’anno si moltiplicheranno per l’impossibilità di accedere ai lidi di Punta Izzo? Chi vigilerà sul distanziamento sociale, che in tutta Italia sta impegnando gestori privati ed enti pubblici al rispetto delle normative?
[/]
Ad Augusta, ancora una volta tutto viene affidato al caso. Nessuna iniziativa. Nessuna informazione. Nessuna comunicazione. Il Faro Santa Croce è una bomba innescata, che rischia di scoppiare nei prossimi giorni.” Casertano e Mignosa criticano anche l’immobilismo dell’Ammistrazione della sindaco Di Pietro relativamente alla politica degli sbocchi al mare. “Questa emergenza sanitaria amplifica l’emergenza-mare che i cittadini di Augusta vivono già’ da trent’anni e che quest’anno si accentuerà. In sostanza oggi ci troviamo davanti ad un paradosso inaccettabile per una città che ha decine di chilometri di coste ma non ha mare balneabile: che ne è stato della tanto decanta politica dell’apertura di nuovi sbocchi al mare? Perché gli augustani devono essere privati del diritto di accedere alla costa a causa di lottizzazioni abusive? I nodi vengono al pettine.
Il frutto di una politica superficiale e di una mancanza di programmazione tipico di questa amministrazione ed anche di quelle che l’anno preceduta. La sindaco Di Pietro intervenga subito: i problemi che sorgerebbero in mancanza di una regolamentazione degli accessi alla scogliera – concludono Massimo Casertano e Gianfranco Mignosa – andrebbero ad aggravare ulteriormente la situazione di caos atavico che regolarmente si presenta ad ogni avvio della stagione balneare al Faro Santa Croce”. L’assessore alla Polizia municipale e alla Protezione civile, Omar Pennisi rende noto che al momento non è stata assunta alcuna decisione in merito e che nei prossimi giorni, qualora la situazione lo richiederà, verranno adottati provvedimenti da mettere in campo nell’ambito dell’attività Coc (Centro operativo comunale).