Ottima decisione quella di attribuire la delega delle Politiche familiari da parte del nuovo sindaco, Giuseppe Di Mare, secondo il Forum delle associazioni familiari, che suggerisce i cardini su cui focalizzare gli interventi.
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Al centro della politica c’è la città e l’attenzione dell’amministrazione comunale sarà rivolta anche alla famiglia, come ha sottolineato il neo sindaco nei giorni scorsi, in occasione della nomina degli assessori, che tra le deleghe attribuite ha visto proprio quella delle Politiche familiari. I vertici del Forum provinciale delle Associazioni familiari, che a livello nazionale raggruppa circa 50 realtà associative, hanno scritto al nuovo sindaco di Augusta, Giuseppe Di Mare, per esprimere vivo apprezzamento per aver attribuito, nella nuova giunta municipale, la delega alle politiche familiari. “E’ importante – scrivono il presidente Salvo Sorbello e la vice Concetta Florio – che all’interno della nuova struttura amministrativa del comune di Augusta si sia pensato alla costituzione dell’assessorato alle politiche familiari, affidato ad Ombretta Tringali, incastonato in rubriche che armonizzano la famiglia nello scambio di reti e di relazioni con le realtà che ci circondano e che ad Augusta vogliono affluire. La pesante crisi demografica che sta vivendo il nostro paese come dimostrano i dati dell’Istat, il carico economico che grava sulle spalle delle famiglie, necessitano che le istituzioni diano segnali forti e si attivino per cercare soluzioni a questa situazione».
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Risulta pertanto fondamentale coordinare le sinergie virtuose con con le realtà del territorio augustano. Come Forum delle associazioni familiari della provincia di Siracusa – proseguono Concetta Florio e Salvo Sorbello – in attuazione del principio di sussidiarietà con le associazioni familiari, ci permettiamo di suggerire i cardini su cui focalizzare gli interventi che pongono al centro la famiglia e quindi ogni cittadino: La famiglia e i beni relazionali; percorsi di sostegno alla genitorialità naturale, all’adozione e all’affido, sostegno alla genitorialità e alle responsabilità familiari, prevenzione del disagio, rafforzo del benessere familiare. E ancora assistenza socio-sanitaria integrata e accudimento in famiglia per anziani, malati e disabili; la famiglia, l’educazione, la scuola e la formazione per consentire alla famiglia di svolgere con libertà il proprio originale ruolo di responsabilità educativa dei propri figli in collaborazione con il mondo della scuola e dell’associazionismo di settore; promuovere una riconciliazione tra la famiglia e il lavoro, tra i tempi della famiglia e i tempi del lavoro; la famiglia e il sociale per sostenere la famiglia sia come soggetto attivo sia come fruitore di servizi in un’ottica di piena sussidiarietà: servizi sociali calibrati sulla cura della persona nelle sue relazioni costitutive e significative. E infine, non per per ultimi: la famiglia e il sistema fiscale. Per giungere ad una compiuta equità fiscale si consideri l’effettivo peso di ogni membro della famiglia nel computo delle aliquote delle imposte locali”.