Si infiamma la discussione sulla vicenda relativa alle somme impiegate per i festeggiamenti in onore di San Domenico.
L’interrogazione dei consiglieri di opposizione Triberio, Contento, Suppo e Blanco che chiede delucidazioni sui fondi non è stata gradita dai consiglieri di maggioranza Lombardo, Sicari, Trigilio, Amara, Tedesco e Palazzotto che hanno esternato delle considerazioni.
Non si fa attendere la contro replica a firma dei consiglieri del M5S Roberta Suppo e Uccio Blanco che intendono fare alcune precisazioni:
“Nessuno di noi, compresi gli altri consiglieri firmatari dell’interrogazione- puntualizzano i consiglieri pentastellati – ha mai criticato i festeggiamenti che, come il resto della cittadinanza abbiamo apprezzato, quindi rimandiamo al mittente questa prima affermazione che poggia su basi alquanto fantasiose.
Confidiamo inoltre sul fatto che, i consiglieri di maggioranza continuino ad “essere orgogliosi” di questa Amministrazione che oramai ci sta abituato a mancate pubblicazioni obbligatorie per legge, ogni qualvolta si preparano ad autorizzare nuove discariche sul territorio.
Ricordiamo ai consiglieri di maggioranza – prosegue la nota di Suppo e Blanco – che, è compito di tutti coloro che ricoprono tale ruolo vigilare sull’operato dell’Amministrazione e, francamente è questo il nostro intendimento, capire da dove provengono i fondi spesi e i criteri utilizzati per le assegnazioni degli appalti.
Se tutto è stato fatto correttamente, non capiamo quale problema si abbia a dare tali risposte.
In merito alla passata Amministrazione, ricordiamo ai consiglieri di maggioranza che, la mancanza di fondi non era una scusa ma la realtà dei fatti, un periodo sicuramente faticoso da affrontare ma che ha messo le basi per poter più agevolmente amministrare la Città.
Ricordiamo a chi lo avesse dimenticato che, qualora l’attuale Amministrazione non avesse trovato i bilanci comunali nuovamente e finalmente in ordine, difficilmente avrebbe potuto accedere ai bandi del Pnrr o programmare spese di qualsivoglia genere per i vincoli imposti dalle regole amministrative.
Ci dispiace che, piuttosto che rispondere nel merito si cerchi ogni volta uno scontro fine a se stesso, un pò come avvenuto con gli abbattimenti degli alberi in piazza Mattarella, per i quali, abbiamo dovuto sentirci dire, anche dal sindaco, che la nostra interrogazione aveva solo scopi politici, che si mirava a bloccare l’azione dell’Amministrazione e, a seguito di una denuncia scoprire che, come immaginavamo, qualche errore grossolano è stato commesso, chissà, magari ora si dirà che anche la Magistratura sta facendo un’azione Politica?
Speriamo di ricevere le tanto sbandierate “risposte che non abbiamo sentito perché distratti”, sicuramente avranno ragione i consiglieri di maggioranza quando affermano “che la Regione ha inserito nei Bilanci le somme necessarie”, aspettiamo dunque che lo stesso ragionamento, con dovizia di particolari sia sostenuto nella sede opportuna cioè il Consiglio comunale, ufficializzando così tutta la procedura seguita e relative fonti di finanziamento, a quel punto, trarremo le nostre conclusioni, complimentandoci se opportuno, o in altro modo se necessario.
Queste precisazioni erano dovute in quanto nessuno di noi ha inteso in nessun momento criticare la festa patronale in quanto tale, ma ribadiamo ancora una volta che è compito di tutti i consiglieri vigilare affinché i “soldi pubblici” (quindi di ognuno dei cittadini di Augusta) siano utilizzati nei modi, per gli scopi e con le procedure previste dalla Legge.
Permetteteci di concludere con una piccola nota polemica in merito alla cosiddetta “grande profondità spirituale della festa”: Sicuramente i tanti soldi non sono serviti per portare in spalla il Santo, che conosce perfettamente le condizioni e i disagi del suo popolo, e che non si aspetta un cantante di grido o un fuoco d’artificio in più come usanza vuole.
Sicuramente San Domenico se potesse scegliere eviterebbe sprechi.
Piuttosto, festeggerebbe anche con talenti e scoperte musicali e non, tra i giovani e meno giovani del territorio, utilizzando il restante di questi soldi in qualche progetto sociale, dove a beneficiarne – concludono – sarebbe chi realmente di festeggiare non ne ha più la speranza”.