Incontro, stamattina al Comune, per discutere dell’allocazione del relitto del barcone naufragato il 18 aprile del 2015 a largo della Libia e che l’artista Christoph Buchel ha ribattezzato Barca Nostra. Il barcone potrebbe far ritorno ad Augusta il mese prossimo e trovare sede in un Giardino della memoria appositamente allestito.
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La scelta del sito dove troverà allocazione Barca Nostra è argomento di confronto tra gli enti interessati. La sede della Capitaneria di porto ha ospitato, ieri mattina, un incontro che ha visto riuniti oltre al comandante, capitano di vascello Antonio Catino, l’assessore alle Politiche portuali, Tania Patania, Sebastiano Blandino in rappresentanza dell’Autorità di sistema portuale della Sicilia orientale, il portavoce del “Comitato 18 Aprile” Enzo Parisi per l’ individuazione della definitiva allocazione del relitto del barcone, naufragato il 18 aprile 2015, nel corso di un episodio di migrazione. Il natante rinominato “Barca Nostra” già ospite alla Biennale di Venezia dovrebbe presto far ritorno ad Augusta per restarci. Ne dà notizia l’assessore alle Politiche portuali Tania Patania.
“Barca Nostra” è il progetto artistico avviato da Christoph Buchel, coordinato da Maria Chiara Di Trapani, in collaborazione con l’assessorato regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, il Comune di Augusta e il Comitato 18 Aprile 2015. “Un momento di confronto riconosciuto importante per la nostra città, propedeutico ad una decisione di allocazione che per Augusta – dichiara l’assessore Patania – non rappresenterà solo la prova del più tragico naufragio del secolo nel mar Mediterraneo di cui ad oggi si ha testimonianza, ma diverrà monumento alla memoria collettiva sulle migrazioni contemporanee, capace di superare confini reali e simbolici. Il barcone tornerà ad Augusta con un identità ed una funzione nuova, oggi rappresenta un ‘opera d’arte con un valore simbolico, economico, culturale riconducibile ad un autore.
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L’assessore alle Politiche portuali sottolinea che, è impegno dell’Amministrazione comunale, guidata dal sindaco Giuseppe Di Mare realizzare un museo dei diritti umani, o giardino della memoria (così è stato chiamato da Comitato 18 aprile quando si è fatto promotore della richiesta per il Comune di Augusta di ottenere in affidamento il barcone. “Un museo – aggiunge Tania Patania – che graviti attorno al barcone che ne diverrà il simbolo garantendone la fruibilità ad un ampio pubblico, realizzare uno spazio culturale ed educativo per studenti punto di interesse per visitatori in transito nella nostra città. Augusta città di mare e dei due grandi porti custodirà un nuovo monumento, arrivato proprio dal fondo del mare a raccontare una tragedia che non può e non vuole essere dimenticata.