La sospensione delle lezioni per due giorni la settimana nel plesso centrale del I Istituto comprensivo “Principe di Napoli” per lavori in corso, i disagi nel plesso Cappuccini per interventi di ristrutturazione e la carenza di luce pubblica nella zona dove si trova l’Istituto superiore Gaetano Arangio Ruiz che svolge anche turni pomeridiani vengono stigmatizzati dai consiglieri del M5S Roberta Suppo e Salvatore Blanco.
“Secondo quanto riportato da alcuni genitori di alunni che frequentano la scuola secondaria di primo grado “Principe di Napoli,” da diverse settimane, a partire dalle ultime due di ottobre fino alla prima di novembre, l’attività scolastica del plesso viene interrotta per due giorni la settimana, solitamente martedì e mercoledì (l’ultima chiusura risale al 5 e 6 novembre).
Fino a venerdì 8 novembre è stato attuato un orario ridotto, con uscita alle 13, comportando così una significativa perdita di ore di lezione.
In totale, si sono registrate tre chiusure di due giorni ciascuna, per tre settimane consecutive, sempre di martedì e mercoledì, su espressa richiesta della ditta incaricata, alla quale l’Amministrazione ha immediatamente acconsentito.
Solo a partire da lunedì 11 novembre è stato comunicato il ripristino dell’orario scolastico completo, con uscita alle 14.
A oggi, dunque, i lavori, presumibilmente legati agli impianti elettrici della struttura, hanno comportato la sospensione delle lezioni per ben sei giorni, con una conseguente riduzione dell’attività didattica” dichiarano i consiglieri del M5S che siedono tra i banchi dell’opposizione evidenziando che: “anche in altri istituti si riscontrano difficoltà nel regolare svolgimento delle lezioni.
Nel plesso “Cappuccini,” per esempio – aggiungono – sono in corso lavori di ristrutturazione delle palestre e del cortile interno, iniziati a settembre.
Questi interventi hanno ostacolato il normale svolgimento delle lezioni: durante i giorni più caldi, infatti, gli alunni non hanno potuto aprire le finestre per arieggiare le aule, a causa del rumore proveniente dai lavori.
Inoltre, con il cortile interno non disponibile, gli studenti sono stati costretti a svolgere le attività motorie sulla strada adiacente l’istituto.
Naturalmente, ciò sarà possibile solo finché le condizioni climatiche lo permetteranno, considerando che si va verso l’inverno e che i lavori, secondo le stime, termineranno solo a gennaio.
La situazione al Ruiz non è migliore; anzi, risulta addirittura peggiore.
Premesso che l’illuminazione pubblica di strade, piazze e altri spazi simili deve essere considerata un servizio fondamentale per la sicurezza dei cittadini e dei vari quartieri, una sua eventuale mancanza può configurarsi come un’interruzione di pubblico servizio, mettendo a rischio coloro che devono muoversi in aree non illuminate.
A chiunque è capitato di trovarsi, almeno una volta, di sera, a piedi o in auto, su una strada scarsamente illuminata a causa di un guasto o di una carenza nell’impianto di illuminazione, con evidenti difficoltà a transitare in sicurezza.
La situazione diventa ancora più complicata e pericolosa quando l’area interessata ospita un istituto superiore e un cantiere in corso per la “riqualificazione” dei luoghi, privi di elementi funzionali e di sicurezza per la fruizione pubblica.
Questa è attualmente la condizione di via Catania e del piazzale antistante l’entrata dell’istituto Ruiz, dove non esistono adeguati dispositivi a tutela della sicurezza degli studenti e di tutti coloro che vi transitano.
È evidente che quel tratto di via Catania risulta altamente pericoloso, non solo per le criticità già evidenziate, ma anche perché, in assenza di dissuasori di velocità, i veicoli a due ruote sfrecciano senza rispettare il buon senso e il Codice della Strada.
È inammissibile che il Comune mostri tale disattenzione e sembri sottovalutare i rischi davanti alla scuola.
Tutta la zona attorno all’ingresso dell’istituto è scarsamente illuminata e, di sera, gli studenti sono esposti a pericoli all’uscita dal turno scolastico pomeridiano, che in alcuni giorni, a causa di turni doppi e tripli, si protrae fino alle 18.
La scarsa illuminazione non rappresenta solo un rischio dal punto di vista della viabilità, ma costituisce anche un potenziale richiamo per eventuali malintenzionati.
Sarebbe dunque auspicabile, nonostante il quasi complice silenzio di chi dovrebbe tutelare i propri figli e altrui e, in attesa della conclusione dei lavori e del prolungarsi dei turni pomeridiani dell’istituto, che si provveda a installare fari provvisori e corsie protette per il passaggio pedonale di studenti, docenti e personale scolastico.
Tale misura – concludono – sarebbe opportuna anche per la strada adiacente alla “martoriata” piazza Mattarella, utilizzata dai ragazzi per raggiungere le fermate dell’autobus”.
L’assessore alla Pubblica istruzione Biagio Tribulato rende noto che il plesso centrale del Principe di Napoli non sarà più chiuso per due giorni, che i lavori in corso nel plesso Cappuccini sono iniziati in estate e che si protraggono anche nell’anno scolastico inevitabilmente, perché gli investimenti sull’edilizia scolastica per rendere più sicuri gli edifici dove gli alunni trascorrono una buona parte della loro giornata riguardano tutte le scuole per un totale di 12 plessi.
“Ricordo che un investimento sulla sicurezza nelle scuole del genere non si era mai visto.
Il sacrificio di oggi – dichiara Tribulato – salva la scuola chiediamo scusa se ci sono disagi e ricordo ai consiglieri che sono disponibile ad incontrarli per chiarire ogni aspetto di tali questioni, ma loro finora non hanno chiesto a me nessuna spiegazione al riguardo.
Relativamente alla carenza di illuminazione nei pressi del Ruiz l’assessore ricorda che sono in corso gli interventi di rigenerazione urbana nella zona.
Il cantiere aperto è la causa del problema.
Dopo aver ascoltato alcuni genitori mi sono attivato per cercare di risolverlo”.
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