Non si placano le polemiche sulla vicenda depuratore, con la politica cittadina che continua a discutere sull’opportunità di allacciare la rete fognaria all’ Ias o meno.
L’Amministrazione comunale ha le idee ben chiare: perseguire la strada tracciata dai commissari per la depurazione, vale a dire quella di realizzare un impianto per Augusta e, le recenti dichiarazioni del consigliere del Partito democratico Giancarlo Triberio che, invece, sostiene la necessità di far confluire le acque nere di Augusta nel consortile hanno scatenato la reazione dei consiglieri di maggioranza Margaret Amara, Andrea Lombardo, Federico Palazzotto, Rosario Sicari, Giuseppe Tedesco e Paolo Trigilio.
“Il consigliere Triberio dovrebbe svolgere il suo ruolo ed essere a conoscenza dei fatti.
Bene ha fatto il sindaco Di Mare, che personalmente segue l’iter della depurazione di Augusta, a declinare l’invito ad allacciarsi oggi su Ias” si legge in un comunicato stampa a firma dei sei consiglieri che condividono la stessa idea del primo cittadino.
“Oggi non è più tempo di parlare di Ias per Augusta perché siamo pronti per realizzare il nostro depuratore”.
Lo sa bene il consigliere di opposizione rappresentante di tutto un mondo politico che negli ultimi 30 anni non ha mai avuto interesse e/o non è riuscito a realizzare il depuratore della nostra città.
Irresponsabile è pensare di fermare tutto l’iter, perdere la disponibilità economica di decine di milioni di euro, ma soprattutto ripartire dalla progettazione in modo che si perda tempo.
“Triberio prende in giro gli augustani a cui deve dire la verità” che sarebbe secondo i consiglieri di maggioranza quella di sperare che “non sia Di Mare ad aprire il cantiere”.
“Dovrebbe spiegare alla città come mai il partito che rappresenta e che ha sempre governato Augusta non ha mai realizzato il depuratore e chiarire in tutto questo cosa centrino le farneticanti dichiarazioni sugli interessi partitici o altro”.
Il consigliere Triberio nella sua nota a difesa dall’allaccio all’Ias, invece, ha sottolineato che non si hanno né notizie certe e nemmeno tempistiche verificabili sul bando e i tempi di realizzazione.
E’ il caso di dire chi vivrà vedrà anche perché i tempi prospettati per l’indizione della gara e l’avvio dei lavori non sono lontani.
E gli augustani che non hanno piena chiarezza sulle competenze in tema di depurazione che, ricordiamo, dal 2015 sono passate dal Comune alle strutture commissariali (prima regionale e oggi nazionale), al di là delle scelte su come depurare il mare di Augusta si augurano che, quella che è stata definita la madre di tutte le opere veda al più presto la luce.