L’associazione Decontaminazione Sicilia esprime forte preoccupazione per la nascita di un deposito di Gnl nei pressi del pontile consortile di Punta Cugno. Il presidente Solarino: “chiediamo alla nuova Amministrazione comunale di pronunciarsi a tutela degli augustani.
[/]
L’Autorità di Sistema Portuale del Mare della Sicilia orientale Augusta -Catania ha approntato un progetto per la costruzione di un deposito di stoccaggio di Gnl (Gas Naturale Liquefatto) all’interno della rada megarese, mediante terminal galleggiante di capienza minima pari a 400 m3. e un massimo di 1200 m3. Il deposito sarà allocato nei pressi del pontile consortile di Punta Cugno. L’associazione Decontaminazione Sicilia esprime grande preoccupazione perché il deposito sorgerebbe in un’area fortemente sismica e soggetta a possibili maremoti, ubicata a pochissima distanza dalle torce e dagli sfiaccolamenti delle vicine raffinerie del polo petrolchimico di Priolo (potenziale rischio “effetto domino”) ed a poca distanza dal centro abitato di Augusta. “Inoltre il porto – spiega il presidente dell’associazione Luigi Solarino – durante lo scarico e il carico di gas resterà bloccato e le imbarcazioni dovranno mantenere una certa distanza, con gravi danni per tutto il comparto. Poi basti pensare che il Gnl nel passaggio dallo stato liquido a quello gassoso, incrementa di ben 600 volte il proprio volume. Quindi se sfuggisse un solo litro di gas a contatto con l’aria diventerebbe di 600 litri e, essendo il gas naturale liquefatto più pesante dell’aria, la nuvola resterebbe a mezza aria in balia dei venti. Se la nuvola, sospinta dai venti, raggiungesse le fiaccole degli impianti si avrebbe un disastro con relativo effetto domino che coinvolgerebbe anche altri centri abitati posti nelle vicinanze”.
[/]
Perr tali motivi Decontaminazione Sicilia, insieme a Natura Sicula, al Comitato Sabuci – Bagali ed al Comitato Stop Veleni, ha depositato, nel maggio del 2019, un esposto alla Procura della Repubblica di Siracusa sui potenziali pericoli relativi alla costruzione del deposito di Gnl. Pertanto Decontaminazione Sicilia, pur riconoscendo nel gas naturale ridotte capacità inquinanti, ritiene che allocarlo in un’area ad elevata sismicità e a densa concentrazione di impianti industriali, sia inconciliabile con le aspettative di sicurezza e di precauzione degli abitanti dell’area Sin. Infatti nell’esposto si riteneva che se proprio il porto di Augusta dovesse, per scelte internazionali e nazionali, dotarsi di tale infrastruttura, che comunque la legheranno per altre 30 o 40 anni il tempo di ammortamento dell’investimento alle fonti fossili, sarebbe più opportuno che l’impianto venisse realizzato offshore in mare aperto. Altrimenti si tratterebbe di aggiungere una nuova criticità alle tante altre già esistenti.
E sulle ricadute occupazionali che la nascita di un impianto di Gas naturale liquefatto nel territorio di Augusta Decontaminazione Sicilia frena l’entusiasmo. “L’Autorità di sistema portuale afferma che il deposito costiero offrirà nuove opportunità di lavoro (50 posti e 250 nell’indotto). “Forse – aggiunge Solarino – questo sarà vero per quanto riguarda il periodo di realizzazione dell’impianto ma per la gestione dello stesso saranno chiamati tecnici specializzati provenienti da altre zone. Quindi si tratterà di una ricaduta di posti di lavoro esigua e momentanea”. Decontaminazione Sicilia ribadisce invece la necessità di sottoporre il nostro territorio alle bonifiche. “Quelle si – aggiunge il presidente dell’associazione – che comporterebbero una notevole ricaduta di posti di lavoro. L’Autorità portuale parla di “Rivoluzione ambientale” e di “azioni mirate a ridurre l’impiego di energie da fonti fossili, privilegiando le tecnologie a minor impatto ambientale e favorendo l’utilizzo di fonti rinnovabili”. Il Gnl è una fonte fossile e non rinnovabile. Pertanto se si volessero impiegare fonti rinnovabili si utilizzerebbero altri tipi di fonti. Chiediamo alla nuova Amministrazione comunale di pronunciarsi a tutela degli augustani – conclude Solarino – così come avevamo invitato la precedente amministrazione di assumere una chiara decisione sull’argomento a salvaguardia della cittadinanza senza ricevere risposta”.
Nei giorni scorsi l’Amministrazione comunale è intervenuta sul tema Gnl con una nota nella quale ha sottolineato che la Giunta sta seguendo con molta attenzione le diverse fasi del progetto avviato dall’Adsp. l’Amministrazione Di Mare e se da un lato ritiene che si tratti: “di un’iniziativa interessante e soprattutto in linea con la normativa in materia di riduzioni di emissioni inquinanti in ambito portuale, dall’altro lato vede emergere profili meritevoli di valutazione dal punto di vista ambientale e della sicurezza dei cittadini, stante la collocazione dell’impianto in ambito portuale. “In tal senso – hanno dichiarato il sindaco Giuseppe Di Mare e l’assessore alle Politiche portuali, Tania Patania – conforta il fatto che il progetto vede coinvolti tutti i principali soggetti pubblici chiamati, nelle rispettive competenze, a valutare la compatibilità dell’iniziativa con i principi della sostenibilità e della tutela dell’incolumità pubblica”.