Un filmato che racconta com’era Augusta In un servizio del 1959, trasmesso su Rai Storia, da città distrutta dalla guerra a simbolo di ricostruzione e sviluppo.
La voce narrante di Mario Perricone sottolinea come la città, interamente ricostruita, mostri oggi vivaci contrasti architettonici, con edifici di epoche diverse che si intrecciano armoniosamente.
Viene citato il palazzo comunale del 1700, con la meridiana costruita dai Donati e Secchi, che ricorda l’eclissi totale osservata nel 1870, e lo stemma cittadino dell’aquila sveva, che da sette secoli preannuncia le fortune della città legate alla sua rada.
Si evidenzia, inoltre, come il porto di Augusta, un tempo il più grande porto militare del Mediterraneo, si sia evoluto in un porto industriale di grande importanza, con un traffico portuale che nel 1958 ha raggiunto i 5 milioni di tonnellate.
La voce narra anche della crescita delle industrie locali, che hanno visto la luce nel 1949, con un valore iniziale di soli 6 miliardi di lire, ma che in dieci anni si sono ampliate significativamente.
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