“Noi crediamo che intervenire sulla questione relativa alla crisi della zona industriale sia una responsabilità etica e morale per chi governa e a tal proposito confidiamo che il sindaco Giuseppe Di Mare si faccia carico di sensibilizzare i governi regionale e nazionale, ai quali egli fa riferimento, per trovare soluzioni che garantiscano il futuro del polo industriale”.
Sono queste le dichiarazioni di Lorena Crisci, segretaria della Camera del Lavoro Cgil di Augusta che esprime preoccupazione per quanto di prospetta per il polo siracusano con conseguenze che si farebbero particolarmente sentire ad Augusta.
“La preoccupante crisi industriale nel polo siracusano – dice la sindacalista – richiede un’attenzione immediata o si rischia di avere ripercussioni gravi ed irreversibili per l’intera popolazione dato che il Pil del nostro territorio, Augusta soprattutto, deriva dalla zona industriale.
La ritirata dell’Eni Versalis da Priolo, Ragusa e Brindisi non lascia dubbi sull’addio alla chimica di base e quelle che sono le conseguenze a breve e lungo termine sul nostro territorio.
Lo scenario che ci si presenta di fronte ha conseguenze senza precedenti.
Si stima infatti una perdita di posti di lavoro nell’ordine delle duemila unità.
Questo rappresenterebbe per l’intero territorio un passo indietro che provocherebbe un progressivo ed inesorabile impoverimento ed un’ulteriore esodo verso il nord e l’Europa dei nostri giovani in età lavorativa”.
Auspichiamo anche che l’amministrazione Di Mare partecipi all’incontro pubblico che si terrà, nei locali del Ciapi di Priolo, il 18 febbraio alle e 9:30, affinché possano ascoltare le preoccupazioni della popolazione, dei lavoratori e del sindacato che vedono sgretolare progressivamente l’intero polo industriale siracusano”.
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