Gravi carenze idriche si registrano nel centro storico, circa 70 richieste di approvvigionamento tramite autobotte ancora non soddisfatte, bar e ristoranti impossibilitati a usare tazzine e stoviglie in genere. Per il consigliere Tribulato bisognava dichiarare lo stato di emergenza. L’ordinanza di non potabilità anche se l’acqua che arriva al momento è potabile, non si può revocare come spiega l’assessore Suppo perché riguarda l’acqua del pozzo. Solo a lavori ultimati potrà essere revocata.
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Proseguono i lavori di sostituzione della camicia del pozzo dei giardini pubblici, avviati lo scorso lunedì e che dovrebbero concludersi, secondo le previsioni del Comune entro fine mese. Con gli interventi continuano gli inevitabili disagi dovuti al fatto che, in questo periodo non si può attingere dal pozzo comunale della villa sottoposto a manutenzione straordinaria, ma le utenze dell’isola si stanno alimentando in parte con l’acqua del pozzo del cantiere navale Tringali in parte con quella del pozzo della borgata.
Considerazioni a quasi 100 giorni dall’inizio dell’emergenza idrica vengono esternate dal consigliere comunale di Attiva Mente, Biagio Tribulato. “Tutto questo disagio, tali disservizi non sarebbero emersi se l’approccio a tutela della popolazione sarebbe stato quello di aiutare nella risoluzione di un problema piuttosto che adagiarsi alla superficialità. Non si può prevedere una solo autobotte per diecimila persone – dichiara il consigliere di opposizione – e l’ altra richiederla dopo le oltre 70 richieste inevase, non si può e soprattutto è inammissibile che ci sia una ditta che effettua i lavori interrompendo alle 18 e nessuno intervenga per garantire una somma urgenza ai cittadini.
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Non arrivo a comprendere il perché del non intervento della Prefettura in questa baraonda che vive la Città di Augusta, non arrivo davvero a capire perché il sindaco non abbia dichiarato li Stato di emergenza, è fantascienza quello che si sta vivendo. Il senatore in tutto ciò non ha speso una parola di fronte un simile dramma della popolazione, quella stessa che lo ha portato a sedere sugli scranni del Senato. La più grande tristezza è sentire ogni giorno famiglie che hanno difficoltà a lavare i propri cari ammalato o diversamente abili, esercenti che hanno difficoltà a potersi guadagnare onestamente il pane perché abbandonati. Non resta che dire vergogna.
Ricordiamo che l’acqua che arriva, quando arriva, in questo periodo è potabile. Lo è dallo scorso lunedì da quando sono stati avviati i lavori. L’ordinanza sindacale del 25 ottobre 2019 che vieta l’utilizzo a uso potabile dell’acqua che proviene dal pozzo della villa comunale non è stata ancora revocata perché, come puntualizza l’assessore ai Lavori pubblici, Roberta Suppo il divieto riguarda l’acqua del pozzo della villa che, allo stato attuale è interessato dai interventi di reincamiciatura, di conseguenza non si può revocare fino a quando l’acqua del pozzo comunale non tornerà potabile e ciò accadrà solo a interventi ultimati.
Poche parole vergognatevi di quello che sta accadendo in questi momenti, per la amministrazione comunale incompetenti e vorrei sapere chi è stato il genio dell’approvigionamento dell’acqua con autobotti che non riescono a soddisfare le domande quotidiane dei cittadini bravi perché nel 2020 devo rimanere senza acqua siete tutte persone senza scrupoli e incompetenti nel palazzo dove abito io non si vede acqua dal 20 gennaio perché non si riesce a soddisfare 12 famiglie avendo un serbatoio di accumulo di 500 litri quando lo caricate facendo una media siamo a 40 litri giornalieri ma non vi vergognate di quello che avete fatto, tanto a casa vostra l’acqua c’è la vete e sicuramente dormite anche bene vergogna.