Dopo l’arrivo al Muscatello dei primi pazienti affetti o sospetti da Covid19, cittadinanza attiva e Tdm esprimono grande criticità per l’ubicazione del Covid-center nel reparto di chirurgia nell’ospedale di Augusta.
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Nel reparto di chirurgia che nelle scorse settimane è stato dismesso per ospitare un Covid center ci sono allo stato attuale circa 6 pazienti, alcuni positivi altri sarebbero in attesa dell’esito del tampone. Si tratta di persone trasferite da altro comuni nel presidio ospedaliero megarese dove non vengono affrontare le emergenze ma ricoverati i malati che hanno contratto il Coronavirus con sintomatologia meno acuta. Ciò non tranquillizza, non solo perché il rischio del contagio è comunque incombente per il personale medico e infermieristico, ma anche perché è stato chiuso, seppur temporaneamente un reparto, dirottando gli interventi chirurgici urgenti all’ospedale di Lentini. Ancor di più desta preoccupazione il fatto che, il Covid center sia stato allestito nel vecchio padiglione dell’ospedale dove sono ricoverati altri pazienti.
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“In seguito all’arrivo, avvenuto alcuni giorni addietro all’ospedale Muscatello dei primi pazienti affetti o sospetti da Covid 19, cittadinanza attiva e il Tribunale per i diritti del Malato esprimono grande criticità per l’ubicazione del Covid-center nel reparto di chirurgia nel nosocomio megarese Il Tdm, nella persona di Giuseppe Tringali (medico ginecologo in pensione) quale responsabile, fa notare, nella speranza di una risoluzione, che il centro doveva essere ubicato in locali più decentrati o addirittura fuori dalle mura del plesso storico dell’ospedale; considerato che all’interno della struttura ci sono ambienti sanitari operativi è molto probabile che possano trasmettersi infezioni ospedaliere e quindi trarne nocumento. Infatti a detta dei più importanti virologi e soprattutto a seguito di ciò che si è riscontrato in Lombardia, i centri Covid devono essere allocati fuori da strutture ospedaliere tradizionali. Confido nella buona fede e perseveranza degli organi competenti dell’Asp”.
E’QUELLO CHE TUTTI , ANCHE I PIU SPROVVEDUTI, COMMENTANO SULLA ERRATA LOCAZIONE DEL COVID 19 PRESSO IL MUSCATELLO. NEMMENO HANNO AVUTO L’ACCORTEZZA DI SCEGLIERE LOCALI NELLA VECCHIA PSICHIATRIA O NEL precostruito ove anni addietro ERA ALLOGATA LA DIREZIONE OSPEDALIERA. ENTRAMBI I LOCALI HANNO INGRESSI SEPARATI DA TUTTI GLI ALTRI SERVIZI e sono ad una distanza minima di sicurezza.
Certo!! Perché l’ospedale non serve per chi si ammala ,ma deve essere uno “stipendificio” per gli amici. Si prevedono 7000 casi di contagi in Sicilia. Lo comprendete o no? Chi edetelo a chi in quel periodo barattò la ginecologa con la psichiatria con la compiacenza politica. L’uomo grigio che oggi si straccia le vesti.