Preoccupazione e indignazione espressa da Azione – Facciamo Squadra, Collettivo spontaneo Diems 25 Augusta 1, Democratici per Augusta, Italia Viva e Leu-Articolo Uno per la trasformazione del reparto di chirurgia in Covid center. Chiedono alla Regione e all’Asp la revoca del provvedimento.
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“Mentre in tutto il Paese l’emergenza Covid 19 spinge le autorità sanitarie a potenziare i propri presidi con attrezzature e personale adeguato, nel presidio ospedaliero di Augusta sarebbero state sospese le attività della chirurgia, per trasformarla in reparto dedicato ai ricoveri per covid-19. Al nosocomio “Muscatello” sembrerebbe toccare la progressiva riconversione in Covid Hospital, così limitando severamente la funzionalità di tutti gli altri reparti. Poiché i protocolli sanitari di decontaminazione di un Covid Hospital ci appaiono incompatibili con la coesistenza delle inderogabili funzioni dell’ospedale Muscatello quale presidio di zona per i rischi ambientali da incidenti industriali del polo petrolchimico siracusano” dichiara il coordinamento unico composto da Facciamo Squadra, Collettivo spontaneo Diems 25 Augusta 1, Democratici per Augusta, Italia Viva e Leu-Articolo 1 i quali invitano il presidente della Regione, l’assessore regionale alla Sanità, il direttore generale dell’Asp di Siracusa a voler, con urgenza, considerare altre strutture sanitarie, anche private, così come previsto dall’accordo tra assessorato regionale alla Salute e Aiop Sicilia, siglato il 16 marzo.
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“Invitiamo quindi – sottolineano – a revocare eventuali provvedimenti incompatibili con la destinazione attuale del nosocomio, che attende piuttosto la effettiva apertura del più volte annunciato reparto di Onco-ematologia per il quale già negli scorsi mesi sono state effettuate parte delle relative assunzioni e ogni lavoro edile e strutturale necessario. Invitiamo altresì le amministrazioni comunali di Augusta, Melilli, Priolo e Sortino, Comuni di riferimento per il presidio ospedaliero a voler intraprendere ogni azione politica, al fine di giungere all’annullamento di effetti deleteri di questa scelta inopportuna e imprudente anche dal punto di vista ambientale. Invitiamo la deputazione regionale e nazionale a prendere autorevole posizione contro tale grave pregiudizio alla difesa della salute della collettività. Interroghiamo per il tramite dei consiglieri comunali, il sindaco e la Giunta comunale di Augusta per conoscere, mediante risposta scritta urgente: dove scaricherebbero i reflui ospedalieri “infettivi” da Covid19 e se già adesso si scarichi a mare se l’amministrazione comunale è stata messa a conoscenza della eventuale scelta di riconversione da parte dell’ Asp e cosa abbia risposto”.