Il direttore tecnico della Polizia postale di Catania Letterio Freni ha tenuto una lezione sull’uso consapevole del web e sulla lotta al cyberbullismo per gli alunni delle classi prime dell’Arangio Ruiz, diretto da Maria Concetta Castorina.
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Una bella azione sinergica quella tra la Polizia Postale e l’Istituto “Arangio Ruiz”, uniti dalla stessa missione di formare i ragazzi all’uso responsabile di internet, risorsa preziosa, ma pericolosa se non utilizzata correttamente. Lo scorso lunedì gli alunni delle classi prime hanno incontrato il direttore tecnico della Polizia postale di Catania Letterio Freni. L’emergenza Covid ha impedito, quest’anno, che la lezione si svolgesse in presenza. Niente male, però, perché l’appuntamento sul web è stato anche una possibilità di insegnare a usare correttamente la rete attraverso la rete stessa. Si è trattato di una lezione sull’uso consapevole del web e sulla lotta al cyberbullismo. L’evento rientra nell’ambito dell’educazione alla legalità e del piano annuale di educazione civica., impartite dall’istituto augustano, di cui è dirigente scolastico, Maria Concetta Castorina, e ha come obiettivo quello di educare i ragazzi alla sicurezza in rete nonché di prevenire il cyberbullismo. Da tanti anni l’Arangio Ruiz, grazie al lavoro dei docenti Marco Cannarella e Rosanna Bellistri, collabora con la Polizia postale, ma per la prima volta la lezione si è svolta sul web: una necessità legata al contenimento del Covid, ma anche una possibilità di insegnare a usare correttamente la rete attraverso la rete stessa.
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Nel corso dell’incontro Letterio Freni ha abilmente risposto ai dubbi e alle domande degli studenti. I ragazzi sono stati sensibilizzati sull’importanza di un approccio corretto e consapevole alla rete. Il relatore ha sottolineando l’uso, spesso improprio e superficiale, dei social network, con scarsa o nulla conoscenza dei reati in cui si può incorrere pubblicando immagini e dati personali di terzi. Attraverso delle slide sono stati affrontati argomenti quali la pedofilia digitale, le truffe informatiche, i reati di diffamazione, la violazione della privacy e il cyberbullismo, quest’ultimo molto diffuso nelle piattaforme di gioco on line ma anche negli apparentemente innocui gruppi Whatsapp. Per questo un ruolo fondamentale è demandato ai genitori che devono osservare l’approccio alla Rete dei propri figli, per cogliere eventuali segnali anomali. Il direttore tecnico della Polizia postale, inoltre, ha sottolineato come occorre sempre denunciare reati simili anche attraverso un’applicazione chiamata “Youpol”, che permette all’utente di interagire direttamente con la Polizia di Stato, trasmettendo in tempo reale messaggi ed immagini. Una bella azione sinergica dunque, quella tra la Polizia postale e l’Istituto “Arangio Ruiz”, uniti dalla stessa missione di formare i ragazzi all’uso responsabile di internet, risorsa preziosa, ma pericolosa se non utilizzata correttamente.