Nell’ambito di “Amati: Arte di ogni genere” realizzato dal Ruiz, con finanziamenti regionali poiché promosso dall’assessorato all’Istruzione, e che fa riferimento alla diffusione dei valori della legalità, al rispetto della figura femminile e delle differenze di genere, il percorso formativo “Dalla nostra parte” di Nesea.
Iniziative in corso al II Istituto di istruzione superiore “Gaetano Arangio Ruiz”.
Il progetto generale è stato presentato, ieri pomeriggio in conferenza stampa, nell’aula magna della scuola, dalla dirigente scolastica Maria Concetta Castorina, dalla presidente del centro antiviolenza Nesea, Stefania D’Agostino, con gli interventi di Danilo Umana dirigente del Pronto soccorso dell’ospedale Muscatello, del comandante della stazione dei Carabinieri di Augusta Paolo Cassia di Claudio Arculeo presidente Cuav Siracusa e responsabile centro Studi Famiglia Catania e di Maurizio Firullo team Firullo corso di auto difesa.
A rappresentare l’Amministrazione comunale l’assessore alla Pubblica istruzione, Biagio Tribulato che ha evidenziato la valenza dell’iniziativa per l’importare che riveste l’educare le giovani generazioni a rispettarsi, senza differenze di genere e soprattutto contro ogni forma di violenza.
La dirigente ha rimarcato l’importanza della salvaguardia delle donne, che sono spesso oggetto di violenza di genere.
“Noi intendiamo sviluppare una progettualità- ha detto Castorina – che abbia soprattutto al centro l’educazione dei nostri studenti e i loro comportamenti, ovviamente con l’aiuto e il supporto di Nesea, dai Carabinieri, dai rappresentanti della sanità, di esperti avvocati Alessandra Garufi e Concetta Piccione e l’esperta psicologa intera all’istituto scolastico Giusy Torre.
Ci poniamo l’obiettivo di simulare anche le situazioni in maniera tale che i nostri alunni possano rendersi conto di quelli che sono i pericoli e intendiamo coinvolgere anche l’elemento maschile.
Si entrerà anche a contatto con quelli che sono i luoghi a tutela delle nostre ragazze.
Il progetto “Amati: Arte di ogni genere” è stato animato dalle docenti Tiziana Coppola, Cettina Baffo e Giusi Lisi, che hanno creato il collante con enti ed associazioni”
Queste ultime hanno evidenziato come il Ruiz abbia avuto sempre: “una sensibilità spiccata per la legalità di cui i ragazzi nell’età della formazione hanno bisogno, età in cui noi docenti possiamo agire ed intervenire” che “quest’anno è stato veicolato un messaggio che è veramente al femminile perché anche i libri che sono stati presentati con gli scrittori hanno sempre avuto come centro la donna”.
Al cinema i ragazzi hanno visto il film di e con Paola Cortellesi “C’è ancora domani” che ha offerto uno spunto di importante riflessione”.
Come ha spiegato Stefania D’Agostino, avvocato alla guida di Nesea, il centro antiviolenza realizza una campagna di comunicazione per promuovere e sensibilizzare gli studenti rispetto al fenomeno della violenza di genere, attraverso interventi di educazione, formazione e informazione da parte di esperti. volti alla prevenzione, al rispetto, alla coscienza personale sociale e civile e al contrasto della violenza di genere.
Il progetto coinvolge attivamente studenti, docenti, forze dell’ordine, operatori del pronto soccorso, associazioni figure professionali del settore.
L’attività di laboratorio si concluderà con la collaborazione la scuola specializzata in corsi di autodifesa sita in Augusta e con l’elaborazione di un docufilm al fine di documentare l’attività di formazione ed elaborazione personali dei singoli st I ragazzi incontreranno anche le famiglie delle vittime di femminicidio Giovanna ZIzzo, Vera squadrito, Luisa ardita e la famiglia Ferraguto.
L’iniziativa propone interventi integrati contro la violenza di genere con esperti in educazione affettiva e relazionale, ai fini del rispetto, della legalità e la condivisione di buone pratiche facendo immergere gli studenti nel contrasto diretto alla violenza di genere, fondata sull’attività primaria e principale del centro : l’ascolto.
Verrà affrontata nelle classi la violenza maschile da differenti punti di vista: dalle sue radici culturali ai rapporti sociali tra teenager, fino ai comportamenti abusanti nelle relazioni intime.
Gli studenti incontreranno anche Sabrina Gambino, procuratore capo della Repubblica di Siracusa e si recheranno in Prefettura.
“Dalla parte nostra” per diffondere i valori del rispetto reciproco e della parità di genere instaurando rapporti interpersonali scevri da condizionamenti e pregiudizi legati agli stereotipi di genere e non, aiutando i giovani a riconoscere la discriminazione e la violenza contro le donne e migliorare la conoscenza degli strumenti a disposizione delle ragazze vittime di violenza. pensieri e comportamenti.
Tra gli obiettivi specifici: far conoscere ai ragazzi le pratiche normative e sanitarie di contrasto alla violenza di genere “codice rosso” “codice rosa”; sostenere una cultura della prevenzione e della non-violenza; realizzare la consapevolezza riguardo gli atteggiamenti e gli aspetti violenti; favorire la coesione sociale;; accrescere la capacità di ascolto, comprensione ed empatia nei confronti dell’altro; acquisizione di competenze atte alla prevenzione, autoaffermazione e tecniche basilari di autodifesa che, come ha puntualizzato Maurizio Firullo serve solo a difendersi dalla violenza non a generarne altra
Gli studenti saranno, inoltre, edotti sulle conseguenze penali, psicologiche e sociali che comportamenti impropri possono generare, in quanto troppo spesso vi è una totale mancanza di conoscenza dei giovani di quello che è la responsabilità civile, penale e sociale.
Le attività laboratoriali prevedono un gruppo di discussione sul “codice rosso” con la collaborazione delle forze dell’ordine, in quanto gli studenti saranno ospitati nella Caserma dei Carabinieri per procedere alla redazione della querela e alla messa in protezione della vittima in una struttura rifugio.
E’ previsto anche un gruppo di discussione sul “codice rosa” con la collaborazione dei dirigenti medici ed infermieri del pronto soccorso del presidio ospedaliero di Augusta,
Gli studenti inoltre conosceranno una nuova figura fondamentale nel contrasto alla violenza di genere: l’operatore del Cuav (centro uomini autori di violenza).
La partecipazione diretta dei ragazzi sarà fondamentale in quanto essi stessi saranno immersi nel mondo del contrasto alla violenza di genere immedesimandosi nelle figure di operatori di centri antiviolenza, forze dell’ordine, operatori di centri uomini autori di violenza, dirigenti medici e infermieri, vittima di violenza, autore di violenza, medici del Pronto soccorso, operatore dei servizi sociali, divenendo così parte integrante dell’attività attraverso storie e racconti, poiché è solo quando ci si identifica con l’altro che nasce il rispetto.
L’iniziativa nasce per garantire l’interazione degli studenti con vicende e storie di violenza: attività che sarà da stimolo per i ragazzi a produrre un elaborato finale sulla violenza per favorire proprio tale identificazione e partecipazione diretta.
Questo progetto intende, insomma, realizzare un’azione sperimentale di contrasto al fenomeno della violenza di genere.