“Sono “fuori tema” se desidero confrontarmi sui temi della città”. Lo dichiara Casertano della Lega, il quale non coglie l’invito di Piscitello. Sulla vicenda che ha coinvolto l’ex sindaco, Massimo Carrubba, l’esponente della Lega ritiene debba essere posta una pietra tombale.
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Per Massimo Casertano della Lega è giunto il momento di confrontarsi sui temi che riguardano la città. L’esponente della Lega non coglie, dunque, la proposta lanciata, nei giorni scorsi, dall’ex deputato nazionale, Rino Piscitello che ha invitato tutte le forze politiche a tenere, prima che inizi la campagna elettorale, una conferenza stampa unitaria dichiarando soddisfazione per la conclusione della vicenda giudiziaria che ha visto definitivamente assolto l’ex sindaco, Massimo Carrubba e chiedere tutti insieme la riabilitazione formale della città. “Nei giorni scorsi ho telefonato a Massimo Carrubba, ex compagno di liceo, per esprimergli le mie felicitazioni per il positivo epilogo della sua vicenda giudiziaria. Ciò premesso – dichiara Casertano – credo tuttavia che adesso sia giunto il momento di mettere una pietra tombale su questa “squallida vicenda” e affrontare una seria riflessione sui “veri” temi che riguardano i cittadini: lo stato pietoso in cui versa Augusta, amministrata anche da Carrubba per nove lungi anni, oltre che da Pippo Gulino (ben undici anni) e dall’attuale sindaco Cettina Di Pietro (oltre cinque anni).
Credo che le condizioni emergenziali (in ogni settore, nessuno escluso, dalle infrastrutture ai servizi!) in cui in è piombata Augusta nell’ultimo trentennio meritino un approfondimento. Tanto più che le concomitanti candidature proprio degli ultimi tre sindaci (Gulino, Carrubba, Di Pietro) – “stranezze elettorali”- questa riflessione la impongano: risultati alla mano. Tanto più, inoltre, per la semplice ragione che io sono stato all’opposizione in tutti questi anni: fuori dal civico consesso durante la sua sindacatura; da consigliere comunale con Pippo Gulino sindaco; e adesso con l’attuale amministrazione Di Pietro (che ha forse fatto meno danni delle precedenti nonostante il “nulla realizzato” e questo è già tutto dire!): e la “storia” amministrativa la conosco minuziosamente; e continuo a ritenere gli ultimi trent’anni di governo cittadino uno dei capitoli più bui della storia di Augusta.
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Sono forse “fuori tema” se affermo di volermi occupare e di volere parlare dei problemi dei cittadini? Della loro mancata soluzione, delle responsabilità, delle prospettive (depuratore, campo sportivo, piscina, Prg, Piano di protezione civile, piano del traffico urbano, giardini pubblici, etc. etc…). sono “Fuori tema” se dico che le vicende giudiziarie non mi appassionano (anche perché, grazie a Dio, in trent’anni di mio impegno politico non mi hanno mai riguardato)? Sono “fuori tema” se affermo che non mi appassiona (… e credo che non appassioni neanche i cittadini di Augusta!) il “sistema-Amara” e semmai mi appassiona il “sistema PalAMARA”? Se sono fuori tema fatemi sapere. Aspetterò fiducioso il momento in cui apriremo una serena e proficua discussione su Augusta, sulle sue prospettive future che ci saranno solo se trarremo insegnamento dal suo nebuloso passato.