Condoni edilizi: i consiglieri Milena Contento di Nuovo Patto per Augusta, Roberta Suppo e Uccio Blanco del Movimento 5 Stelle chiedono lumi con un’interrogazione presentata al presidente del Consiglio comunale al sindaco, all’assessore all’Urbanistica e al segretario generale chiedendo per essa risposta scritta ed orale in Aula.
L’interrogazione nello specifico ha per oggetto “Richieste di condono edilizio avanzate ai sensi delle Leggi 47/85, 724/94 e 326/03 ricadenti in zone denominate “F” del vigente Prg – Procedibilità”.
Nella premessa gli interroganti ricordano che, con determina del responsabile del VI Settore – Servizi di pianificazione e sviluppo, del 26 giugno scorso avente a oggetto “Richieste di condono edilizio avanzate ai sensi delle Leggi 47/85, 724/94 e 326/03 ricadenti in zone denominate “F” del vigente Prg – Procedibilità”, e successiva determinazione del 27 giugno di “Rettifica per mero errore materiale”, è stato disposto “di istruire positivamente le richieste di condono edilizio avanzate ai sensi delle Leggi 47/85, 724/94 e 326/03 ricadenti in zone denominate “F” del vigente Prg applicando, per quanto concerne la determinazione degli oneri concessori, le aliquote riferite alla zona di Piano regolatore generale limitrofa più onerosa”;
I consiglieri Contento, Suppo e Blanco puntualizzano il fatto che: “tale provvedimento dirigenziale manca d’indicare i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche dell’atto, non esplicitando né il numero di istanze di condono edilizio in zona F pendenti nell’ufficio, né le aree in cui sarebbero localizzate le costruzioni abusive oggetto di richiesta di sanatoria straordinaria. Inoltre nessun chiarimento viene fornito in merito ai vincoli urbanistici e paesaggistico-ambientali gravanti sulle medesime zone F.
Non risulta che il Comune di Augusta abbia mai provveduto alla perimetrazione di nuclei e agglomerati abusivi, né che siano mai stati approvati piani urbanistici di recupero di aree degradate e colpite da fenomeni di edilizia “spontanea” e incontrollata.
Fanno sapere che il 3 luglio scorso è pervenuta per conoscenza a tutti i consiglieri comunali una nota, prodotta dalle associazioni del coordinamento Salvare Augusta, con la quale si chiede all’Amministrazione comunale di annullare in autotutela le determinazioni 111/2024 e 115/2024, in ragione della supposta inedificabilità delle zone F in questione e, dunque, della non condonabilità delle opere abusive ivi localizzate.
“L’indirizzo politico di questa Amministrazione, manifestato a più riprese con delibere di approvazione di supermercati, fast-food e piani di lottizzazione – dichiarano gli interroganti – sembra quello di voler favorire cementificazione e speculazione edilizia nelle zone F riservate a opere di interesse generale, di fatto decretando la prevedibile scomparsa di queste zone in danno della collettività e degli obiettivi di sostenibilità ambientale e di azzeramento del consumo di suolo imposti dalla legge urbanistica regionale”.
Pertanto, anche alla luce di quanto dichiarato nell’Atto di indirizzo per la redazione del Pug di cui alla delibera di Giunta municipale numero 133 del 16 maggio 2022, il provvedimento che intende condonare gli abusi edilizi in zona F non può non essere letto e inserito nel quadro di tale barbara e retrograda politica urbanistica inaugurata e perseguita dalla Giunta Di Mare.
Nell’interrogazioni vengono poste le seguenti domande: “Quali sono state le motivazioni tecnico-amministrative, e quale l’indirizzo politico, che hanno indotto il responsabile VI Settore a predisporre la determinazione del 26 giugno scorso; quante sono le istanze di condono che rientrano nella fattispecie indicata nella determinazione e dove sono localizzate le relative opere abusive (Identificare l’ubicazione con aerofotogrammetria).
E ancora i tre consiglieri di opposizione chiedono: “data la complessità e la prevedibile ragguardevole portata degli effetti dell’atto, per quale ragione non si è ritenuto di ottenere preventivamente il parere dell’ufficio affari legali e/o di qualificato consulente esterno.
E poi se non ritengano opportuno accogliere l’istanza avanzata dal coordinamento spontaneo Salvare Augusta a tutela dell’Ente, viste le dettagliate osservazioni riportate in merito ai possibili vizi di legittimità del provvedimento.
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