Sanità, scuola, autonomia differenziata, depurazione acque reflue, lavoro, operato dell’Amministrazione comunale, porto.
Sono questi gli argomenti affrontati nella consueta conferenza stampa di fine anno che la Cgil Augusta, con i rappresentanti provinciali del sindacato, ha tenuto martedì sera nei locali del centro Caritas della Borgata.
Un 2023 che si chiude in negativo e che, purtroppo, non vede prospettive rosee per l’oramai prossimo 2024.
Ad intervenire per prima è stata Lorena Crisci, segretaria della locale Camera del lavoro Cgil, la quale ha esordito dicendo: “relazionare sui temi che affliggono il nostro territorio è un esercizio che possiamo definire demoralizzante.
I problemi, ormai cronici, sono rimasti quelli degli anni passati”.
Sul Muscatello ha parlato delle gravi criticità che vive l’ospedale cittadino in termini di carenze di organico: “apprendiamo dello stanziamento di 597.800 euro per la riduzione delle liste d’attesa così come dell’apertura della prevista Casa di comunità grazie al Pnrr.
Allo stesso tempo ci preoccupa ciò che sta per avvenire nel nostro nosocomio a causa delle ristrutturazioni riorganizzazioni previste.
Ci auguriamo che vengano effettuate nel più breve tempo possibile e, soprattutto, senza penalizzare i sanitari”.
Sul fronte scolastico ha citato la perdita di 11 autonomie i istituti nella provincia di Siracusa, tra cui quella del 3° comprensivo “Salvatore Todaro” di Augusta.
Non ha dimenticato di evidenziare le conseguenze e ripercussioni negative dell’autonomia differenziata. L’annoso problema dell’assenza di un sistema di depurazione dei reflui al centro dell’attenzione del sindacato che stigmatizza la non ancora avvenuta realizzazione dell’impianto nonostante il susseguirsi di commissari regionale e nazionali.
E ancora il tema dell’occupazione è prioritario e in provincia non può non essere legato anche al settore dell’industria.
“Ad aumentare i nostri timori – aggiunge la sindacalista – sono anche i dati Istat di Augusta sull’occupazione nel nostro Comune.
Risultano, infatti, impiegati nel mondo del lavoro poco più del 48% degli uomini ed il 23% delle donne. E in questo quadro che, l’eliminazione del reddito di cittadinanza e l’introduzione dell’assegno di inclusione con lo slogan meloniano: “lo Stato è al tuo fianco” restituisce alla povertà assoluta quei concittadini ex percettori del sussidio che ha consentito a molte famiglie di sopravvivere.
Ci chiediamo: “può una promessa di lavoro, che non c’è, sostituirsi ad un assegno che ha consentito a 1.200 persone del nostro comune di andare avanti “?
Lorena Crisci ha parlato, infine, dell’Amministrazione comunale che: “la ciliegina sulla torta amara – la pone con l’esternalizzazione del servizio riscossione tributi che riguarderà: la tassa sui rifiuti, il canone patrimoniale, pubblicità, servizio idrico, sanzioni del codice stradale e oneri di concessione.
Questa camera del lavoro già lo scorso marzo si dichiarò contraria a tale provvedimento, sostenendo che gli uffici competenti e già esistenti andavano potenziati per ottenere servizi più efficienti.
Siamo sostenitori del potenziamento degli uffici comunali competenti per ottenere servizi più efficienti”.
Sono interventi: Carmelo Rapisarda, responsabile del settore industria della Cgil di Siracusa, Franco Nardi, segretario provinciale della Cgil Funzione pubblica che hanno toccato i temi industriali, di lavoro e industria e degli effetti negativi che creerà alla Sicilia l’autonomia differenziata.
Per l’occasione è stato presentato Luigi Rapina come nuovo capo lega dello Spi, sindacato pensionati ed anziani, che fino allo scorso aprile era guidato da Carmelo Lo Turco, allora scomparso.
Lo storico sindacalista è stato ricordato da Lorena Crisci in apertura dei lavori.
Enza D’Antoni, presidente dell’Auser, che è una costola della Cgil, ha stigmatizzato l’assenza di un centro ricreativo per anziani che in città è assente da quasi 15 anni.
Sulla vicenda dell’affidamento venticinquennale ad aziende private di gran parte dei servizi nei porti di Catania ed Augusta la Cgil sarà vigile monitorando che il tutto avvenga nel rispetto della legalità e dei posti occupazionali degli operatori che lavorano negli scali etneo e soprattutto megarese.
L’organizzazione sindacale di Siracusa Catania sta organizzando un organismo di controllo per il rispetto di regole e della legalità” ha aggiunto Lorena Crisci.
“Il 2024 vedrà ancora protagonisti la Cgil nelle piazze e nei Comuni, nei posti di lavoro perché, comunque, si devono continuare una mobilitazione e una battaglia per mettere a riparo tutte le persone che rappresentiamo che siano lavoratori o cittadini perché, in questo momento – afferma Rapisarda – è veramente necessario creare una barriera tra quello che sta succedendo sia a livello regionale sia a livello nazionale”.
Giambattista Totis ha parlato dell’emergenza educativa ad Augusta: “è – ha dichiarato – un dramma per niente attenzionato da parte delle istituzione e non si può delegare il problema solo alla scuola che spesso si sviluppa nei cosiddetti programmi senza considerare l’aspetto educativo che dovrebbe essere nelle sue corde.
Lo dico da operatore della scuola in passato.
Avverto questa caduta di attenzione morale e civile all’interno dei nostri istituti che si sta uniformando al clima che di c’è in giro”.
Del dramma che vive la scuola e della formazione in generale in Sicilia ha parlato Nardi stigmatizzando il fatto che non ci sono investimenti e la perdita di autonomia di diversi istituti: “avremo così naturalmente meno posti di lavoro, ma anche meno ore di studio per i nostri ragazzi”.
E poi il segretario provinciale della Cgil Fp ha concentrato il suo intervento sull’autonomia differenziata che non garantirà servizi di assistenza uguali per tutte le regioni d’Italia, soprattutto sul fronte sanitario.
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