Con una delibera del 10 dicembre scorso, l’Anac ha evidenziato alcune criticità della procedura di appalto per l’affidamento in concessione, mediante finanza di progetto dei lavori e della gestione dei servizi di interesse generale nei porti di Augusta e Catania, avviata dall’Autorità di Sistema dei Porti del Mare della Sicilia Orientale.
Il progetto, fortemente criticato da una parte del modo politico locale e da alcune associazioni di operatori portuali, è stato avviato nel 2023.
Alla scadenza del termine previsto nel bando di gara, era pervenuta una sola offerta, quella del Raggruppamento Temporaneo di Imprese costituito da O.S.P. Palermo Srl, Ecolsicilia Srl, Green Service Soc.Coop. Sociale, La Portuale IIA Scarl, Patania Srl.
Il progetto prevede l’affidamento per 25 anni dei servizi di interesse generale nei due porti e la realizzazione del terminal crociere in quello di Catania.
L’Anac, al termine di una complessa istruttoria, che ha compreso un’attività ispettiva, svolta a maggio 2024, ha evidenziato nella delibera, un documento di 21 pagine, una serie di criticità nella procedura di affidamento che l’AdSP dovrà ora risolvere.
Nella delibera si legge infatti che il Consiglio dell’Autorità delibera:
“che l’affidamento in oggetto è caratterizzato dalle criticità esposte ai par. 1, 2, 3 e 4;
conseguentemente, alla luce delle conclusioni e raccomandazioni formulate, invita l’ente concedente a comunicare all’Autorità le eventuali determinazioni che intende assumere al riguardo, entro il termine di 30 (trenta) giorni dalla comunicazione della presente delibera, che sarà pubblicata sul sito istituzionale dell’Autorità, ai sensi dell’art. 22, co. 1, del predetto Regolamento.
Si avvisa che la reiterazione delle violazioni accertate nella presente delibera può dar luogo all’attivazione dei poteri di cui all’art. 220, co. 3, d.lgs. 36/2023, ai sensi dell’art. 6, co. 2, lett. j) del Regolamento sull’esercizio dei poteri di cui all’articolo 220, commi 2, 3 e 4 del decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36 (Legittimazione straordinaria) – Del. n. 268 del 20.06.2023”.
I rilievi dell’Autorità riguardano alcuni aspetti legati alla complessa procedura prevista dal Codice degli appalti, che sono riassunti in cinque punti.
- L’errata determinazione del valore della concessione, che sarebbe pari a € 466.781.609,00 al netto dell’IVA), rispetto al ridotto valore indicato nel bando di gara di € 176.406.254,00.
Si tratterebbe di un errore materiale e l’AdSP ha sottolineato come il valore corretto si sarebbe potuto dedurre dallo stesso bando.
2. La violazione delle disposizioni di riferimento in relazione all’equilibrio e sostenibilità della concessione – contributo pubblico, PEF, matrice dei rischi e convenienza economica del project.
L’Autorità contesta la mancata evidenza delle condizioni di equilibrio della concessione, in relazione ad elementi quali la pubblicazione del PEF, il Piano Economico e Finanziario, la matrice dei rischi e la convenienza economica del project rispetto all’affidamento mediante appalto.
3. La violazione degli artt. 182, comma 4, del Codice e dell’art. 33 dell’Allegato II.12 al Codice – requisiti speciali non proporzionati rispetto all’oggetto della concessione.
4. La violazione concernenti le norme di settore in relazione alla richiesta di requisiti dei lavori indeterminati, non coerenti e alla loro messa a disposizione mediante avvalimento.
In particolare il riferimento è all’indeterminatezza e non rispondenza di alcune categorie di attestazione SOA e alla mancata evidenza della sostenibilità del contratto di avvalimento.
5. Una ulteriore criticità evidenziata, relativa all’omessa verifica dei carichi pendenti relativi ad alcuni esponenti dell’aggiudicatario provvisorio, è stata ritenuta dall’Anac superata sulla base delle motivazioni documentate dall’AdSP, fermo restando in ogni caso l’obbligo di espletare le verifiche.
L’AdSP ha documentato l’avvio dei relativi controlli sui carichi pendenti presso gli uffici territoriali preposti, impegnandosi in ogni caso a completare la verifica dei requisiti di moralità prima dell’aggiudicazione.
L’AdSP dovrà ora risolvere le criticità evidenziate dall’Anac, cosa che non è riuscita a fare nel corso della fase istruttoria, o annullare la procedura del progetto di finanza.
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