L’Autorità di Sistema Portuale del Mare di Sicilia Orientale, ha revocato l’affidamento del servizio di pulizia e disinquinamento degli specchi acquei portuali e delle relative linee di battigia di competenza della stessa Autorità, ai fini della sicurezza nell’ambito portuale, nei porti di Catania e Augusta.
Il provvedimento è conseguenza della sentenza del Tar di Catania di qualche giorno fa, che aveva disposto l’annullamento dell’affidamento.
Si tratta dell’affidamento, lo scorso ottobre, del servizio al Raggruppamento temporaneo di imprese, costituito da “Patania S.R.L.” e “La Portuale II” Soc. Coop. a.r.l., per sei mesi, con l’opzione di ulteriori sei mesi, a conclusione della procedura di gara alla quale avevano partecipato due ditte.
La Rti si era aggiudicato il servizio presentando un ribasso del 41,321% sul costo a base d’asta di € 94.000,00, ritenuto eccessivo dalla ditta concorrente, la Neotek srl, che aveva offerto un ribasso pari all’1,33%, e che ha presentato ricorso al Tribunale amministrativo di Catania.
Il Tar, che a novembre aveva rigettato la richiesta di sospensiva dell’affidamento, ha ora accolto il ricorso della ditta Neotek srl, e ha disposto l’annullamento degli atti di gara e la ripetizione della procedura.
Il giudice amministrativo ha ritenuto che la decisione dell’AdSP di “non sottoporre al giudizio di anomalia tale offerta, specie in considerazione della particolare natura dell’interesse pubblico sotteso al servizio di pulizia e disinquinamento degli specchi acquei di due porti nevralgici per la Sicilia orientale”, non è stata corretta.
Il Collegio giudicante ha inoltre ritenuto che “La scelta compiuta dall’Amministrazione resistente risulti inficiata da irragionevolezza e illogicità manifesta, risultando altresì sintomatica – atteso, come detto, il rilevante interesse pubblico perseguito con l’affidamento in oggetto”.
L’AdSP, che non ricorrerà contro la sentenza ha già provveduto ad annullare l’affidamento del servizio.
Con ogni probabilità la procedura di affidamento non verrà ripetuta, dal momento che il servizio di pulizia e disinquinamento è uno dei 44 compresi nel progetto di finanza, il cui iter è ormai nella fase conclusiva.
Il presidente Francesco Di Sarcina, ha così commentato la sentenza.
“Mi assumo ogni responsabilità per quanto accaduto.
L’esito della gara è stato annullato e coglieremo questa occasione per un momento di seria riflessione per rivedere i nostri processi interni.
Tuttavia va ricordato che è un caso finora isolato in tantissimi appalti conclusi senza alcun problema per importo ben più rilevanti”.