Il candidato sindaco Massimo Carrubba in piazza, con i suoi 4 assessori designati, ha parlato di quanto realizzato nei precedenti due mandati e del suo programma. Domani sera terrà il suo secondo comizio alle 19,30.
[/]
Sebastiano Pustizzi, bancario esperto in consulenza finanziaria, Marilena Coppola, ingegnere dell’Anas e responsabile unico dei procedimenti dei progetti dell’Ente per cui lavora in tutta la Sicilia orientale, Biagio Tribulato e Giancarlo Triberio attuali consiglieri comunali di opposizione e rispettivamente candidati nelle liste Attiva Mente e Democratici e Progressisti sono i 4 assessori nominati dal candidato sindaco, Massimo Carrubba e presentati durante il primo comizio che l’ex primo cittadino ha tenuto, nei giorni scorsi, in piazza Duomo. Piazza in cui il sindaco, insieme con quella che sarà la sua compagine di governo, qualora eletto, torneranno domani sera alle 19,30 per il secondo appuntamento con i cittadini. La candidatura di Massimo Carrubba, ricordiamo è sostenuta dalle liste “Democratici e progressisti”, “Attiva mente” e “Augusta coraggiosa”
“Ritorniamo ad essere una città normale”. Questo è lo slogan che Carrubba ha scelto per il secondo comizio della campagna elettorale. Il comizio della scorsa settimana è stato aperto da Sebastiano Pustizzi, 40 anni, il quale si è detto emozionato ed ha espresso gratitudine nei confronti del candidato per la fiducia riposta nei suoi confronti. E si è dichiarato orgoglioso di far parte di una squadra di uomini, donne e professionisti: “ma soprattutto da persone per bene” ha sottolineato. A seguito di una maturata riflessione dopo essere stato chiamato a spendersi da Massimo Carrubba ha deciso di metterci la faccia e di sbracciarsi per la città. “Alla mia età ritengo non sia più possibile pensare che debbano essere gli altri a fare a posto mio. In città – ha detto Pustizzi – spero torni presto la normalità: vivere il centro storico, mutui regionali a tasso zero messi a bando per le persone che intendono acquistare la prima casa al centro storico, valorizzazione dei beni culturali, e il recupero da parte di ognuno di noi l’identità di cittadini augustani. Bisogna essere al passo con i tempi. Le nostre risorse umane devono essere, non solo istruite, ma adeguatamente valorizzate. Insieme a Massimo Carrubba sindaco possiamo scrivere una pagina indelebile della nostra città”.
Marilena Coppola che, con Carrubba sindaco, guiderà i Lavori pubblici ha detto che da subito ha sentito il dovere di mettere a disposizione della città tutte le competenze acquisite in 20 anni di professione. “Depuratore, delocalizzazione della Maxcom e della ferrovia – ha detto Coppola – sono tutte opere che non riescono a vedere la luce. Ho conosciuto Massimo Carrubba quando era assessore provinciale ai Lavori pubblici. All’epoca era un ragazzo con una carica di entusiasmo incontenibile. Questa è l’immagine che ricordo di lui. Perché un’infrastruttura così grande come l’autostrada Catania –Siracusa, progetto a cui ho lavorato e collaborato con l’allora assessore Carrubba, è stata realizzata e le opere di Augusta no? I soldi per i progetti ci sono e si possono reperire. Occorre intercettare i necessari finanziamenti. Non saranno trascurate, inoltre, le opere cosiddette minori, ma non per questo meno importanti. Con impegno e con passione possiamo recuperare e valorizzare il nostro territorio”.
[/]
Carrubba nel suo intervento ha esordito ripercorrendo la triste storia che lo ha visto ingiustamente rinviato a giudizio. “Sento tutta la mortificazione di ciò che è accaduto a causa di accuse false e infondate e costruite ad arte da menti raffinate, come avrebbe detto qualcuno ben più famoso di me. Nel luglio del 2012 mi sono dimesso per paura che mi arrestassero e non volevo subire quest’altra umiliazione e non volevo neanche farla subire alla città. Dopo 8 lunghi anni di processo sono stato assolto perché il fatto non sussiste. Assolto io, ma assolti anche tutti gli altri imputati. La mafia al Comune di Augusta non c’era, non c’è mai stata, e questo non l’ho detto io, ma una sentenza del Tribunale penale di Siracusa.
Ha suscitato fragorosi applausi e commozione l’accorato discorso che l’ex primo cittadino ha tenuto davanti ad una folta platea di augustani. “Io ho fatto il tampone dell’onestà e dalla legalità in 13 anni (5 di indagini e 8 di processo) la mia vita è stata passata a setaccio da una lente di ingrandimento. Non hanno trovato niente, senza se e senza ma. Ho governato 10 anni alla Provincia e 10 anni al Comune e non ho riportato nemmeno una condanna. In queste settimane molti professano l’amore, tanti si augurano confronti sul piano programmatico e sulla politica. Così faremo, così sarà: lo scontro non dovrà esserci sul piano personale. Cosa diversa è se gli attacchi riguardano la gestione del Comune. Su questo piano non faccio sconti”.
Ha parlato della libertà che deve avere un sindaco nella gestione della cosa pubblica. “Mi candido – ha aggiunto – nella speranza di poter condividere soprattutto con i giovani passione ed entusiasmo per questa città. Mi sono candidato perché una classe dirigente ha ritenuto che potessi farlo per i prossimi 5 anni. “Mi sono candidato per mandare a casa Cettina Di Pietro e perché in questa campagna elettorale tante figure inquietanti si annidano. Attorno alla candidatura di Pippo Gulino tanti Pippi Amara crescono. Non posso neanche immaginare che in questa città si pensi che non sia successo nulla. Una candidatura nuova, di un giovane forse sarebbe stata ben accolta dalla popolazione, ma ai giovani non si può chiedere di immolarsi subito, i giovani devono temprarsi nella polvere delle campagne elettorali, stare in trincea. Avremmo rischiato di bruciare candidature preziose per il futuro di Augusta.
Mi candito perché a me la voce non trema nel fare nomi e cognomi, perché non ho difficoltà a legare il puzzle, perché so chi è uno piuttosto che un altro, perché ho una memoria elefantiaca e conosco tutte le vicende pubblico –amministrative della città. Nessuna rivincita, nessuna rivalsa a me la politica ha dato tanto, grandi soddisfazioni e immense sofferenze, ma sono qui vivo e vegeto con entusiasmo, la politica è la mia vita a me basta la sentenza. Se qualcuno vuole dare questo significato di rivincita e allora che rivincita sia ma per tutta la città. Mi candido perché trovo dopo ben oltre 8 anni una città, purtroppo, peggiore di quella che ho lasciato. Ho lasciato nel 2012 la frana della villa e la ritrovo, la piscina in abbandono che non è stata, ad oggi, demolita nonostante la disponibilità dei fondi. Ho lasciato una città con la refezione scolastica e il trasporto scolastico e la ritrovo senza entrambi i servizi, l’ex convento di San Domenico con i lavori sospesi ed è ancora incompleto, 8 anni senza trovare un milione di euro per ultimarlo e farlo diventare il palazzo della cultura di Augusta. Io so come fare i soldi ci sono: facciamo una devoluzione dei mutui precedenti”.
Il candidato Massimo Carrubba ha citato solo alcune opere ed interventi realizzati durante i suoi due mandati di sindaco della città di Augusta: dall’allargamento della strada attigua alla porta spagnola, alle riaperture a seguito di restauro delle chiese Madre e San Domenico, del palazzo municipale e dell’avvio dei lavori di sistemazione dell’ex convento di San Domenico oggi bloccati, riqualificazione dell’ex campo container e non per ultimo l’impegno profuso nella difesa dell’ambiente che ha stoppato l’iter per la realizzazione di un termovalorizzatore nel territorio megarese e dell’ospedale che, pur perdendo il suo punto nascite, aveva negli anni scorsi ottenuto prospettive di potenziamento e “invece oggi – sottolinea Carrubba – sta perdendo via via importanti servizi”.