Un nuovo protocollo d’intesa locale è stato firmato dai sindacati della polizia penitenziaria con la parte pubblica dell’amministrazione penitenziaria per una distribuzione più equa del lavoro del personale impiegato nella casa di reclusione di Augusta.
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Dopo mesi e mesi di malessere e tensioni sembra tornato il sereno tra il personale che opera nel carcere di contrada Piano Ippolito, seppur in disagio per l’annosa carenza di unità lavorative. A rendere nota la stipula di un nuovo accordo sono Sebastiano Bongiovanni. Michele Pedone, Angelo Scarso, Francesco Tuzza e Giuseppe Argentino, rispettivamente rappresentanti sindacali delle segreterie provinciali di Siracusa di Sinappe, Uspp, Fns Cisl, Cnpp, Cgil Fp. “Nell’ultimo biennio, nella casa di reclusione di Augusta, il personale di Polizia penitenziaria – scrivono – ha dovuto affrontare momenti di notevole difficoltà dovuta e al cambiamento dei vertici e alla superficialità con cui si sono affrontate le questioni lavorative e la gestione delle risorse umane disponibili. Abbiamo fatto di tutto per fermare chi, incoscientemente, aveva pensato ad una organizzazione del lavoro fatta esclusivamente per tutelare pochi eletti a discapito della maggior parte dei dipendenti, sempre più stremati dai carichi di lavoro e dallo stress psicofisico. Nei giorni scorsi, dopo mesi e mesi di valutazioni, scambi, incontri e progetti, le sigle sindacali Sinappe, Uspp, Cisl Fns, Cnpp, Cgil Fp e Osapp, con grande senso di responsabilità e prediligendo il lavoro di squadra a singoli e sterili interventi, hanno sottoscritto di comune accordo con la parte pubblica dell’amministrazione penitenziaria: un Protocollo d’intesa locale efficiente e funzionale, che ha tenuto conto della reale presenza numerica di poliziotti penitenziari in servizio e dei posti di servizio “necessari” per mandare avanti la delicata e complessa struttura”.
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Come fanno sapere i sindacalisti il nuovo Pil sarà attuato in toto a partire dal prossimo servizio programmato mensile di dicembre. I sindacati firmatari hanno determinato anche di analizzare l’andamento del nuovo Protocollo d’intesa. A marzo 2021 si terrà un incontro specifico sulla materia, nel quale saranno messe sul tavolo eventuali criticità e/o le eventuali modifiche migliorative ad esclusivo benessere dei lavoratori. “Duole aver rilevato che – aggiungono – nonostante la regolare convocazione, due sigle sindacali non hanno mostrato alcun interesse sulla delicata questione e, quindi, non hanno fornito alcun contributo nel protocollo d’intesa locale. Ci si chiede se tali organizzazioni sindacali abbiano a cuore il benessere del personale oppure siano interessate solo a salvaguardare la propria posizione lavorativa. Auspichiamo che la direzione della casa di reclusione di Augusta – concludono – mantenga gli impegni presi e sottoscritti, e preferisca il confronto con i sindacati a prese di posizione autoritarie che destano esclusivamente malessere e alle quali, eventualmente, seguiranno azioni sindacali significative”. Nel penitenziario di Augusta -Brucoli permane la carenza di organico di circa 70 unità. Una struttura con 500 detenuti sorvegliati da 220 agenti di Polizia penitenziaria che invece dovrebbero essere 290.