“Si intervenga tempestivamente alla messa in sicurezza della cappella gentilizia in cui sono deposte le spoglie dell’aviatore Giovanni Lavaggi”. Lo chiede l’associazione Lamba Doria Augusta.
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L’associazione culturale Lamba Doria di Augusta segnala alle autorità competenti lo stato di degrado in cui versa la cappella gentilizia della famiglia Lavaggi presso il cimitero comunale di Augusta. “La cappella gentilizia di inizio secolo della famiglia Lavaggi – dice Alberto Moscuzza, presidente dell’associazione – in questi ultimi anni ha subito una serie di cedimenti non indifferenti al suo interno che ne hanno compromesso la stabilità strutturale. Per ricordare chi era Giovanni Lavaggi, Lamba Doria cita il testo del socio Enzo Faraone tratto dal volume “Le sabbie Roventi” siracusani in terra d’Africa. L’ultimo volo sulle piramidi.
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“Giovanni Lavaggi, nacque ad Augusta il 10 febbraio 1906, pilota collaudatore della Regia Aeronautica, fu nominato sottotenente nel 1932 e fu assegnato al 7° Stormo. Il 7 agosto 1935 un Savoia Marchetti S.81 “Pipistrello” decollato da Roma con direzione ad Asmara mentre sorvolava l’area desertica di Almaza, circa 20 km dal Cairo per incendio dei motori cadde. In quell’aereo oltre al personale di bordo e al nostro eroe augustano Giovanni Lavaggi c’era il ministro dei Lavori Pubblici Luigi Razza e anche Raimondo Franchetti in missione segreta. La stampa nazionale e straniera dell’epoca parlarono di palese attentato ed una commissione d’inchiesta arrivo’ a formulare l’ipotesi di sabotaggio avvenuto presso lo scalo del Cairo. Questo per li scoppio pressoché simultaneo dei tre motori”. “Ad Augusta – conclude Alberto Moscuzza– una delle principali vie della sua città è intitolata a Giovanni Lavaggi e una lapide marmorea fu eretta in sua memoria nel palazzo dove nasce”.