Incontro – confronto dei 5 candidati sindaci: Cettina Di Pietro, Massimo Carrubba, Pippo Gulino, Giuseppe Di Mare e Massimo Casertano, organizzato dal Unionports del presidente Davide Fazio, per conoscere le intenzioni degli aspiranti amministratori sul porto di Augusta.
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Nelle vene di Augusta scorre la portualità, come potrebbe, dunque, un’amministrazione comunale non interessarsi a quella che è stata da sempre considerata una delle risorse più importanti della cittadina megarese per il suo sviluppo, vale a dire il porto? Unionports, organizzazione di imprenditori ed operatori portuali si è fatta promotrice di un incontro-confronto che ha avuto luogo, nei giorni scorsi, in un noto ritrovo locale per rivolgere ai 5 candidati sindaci alle elezioni del 4 e 5 ottobre domande specifiche sul porto di Augusta, o meglio sulle iniziative che essi intendono mettere in atto per favorirne lo sviluppo.
Intendono gli aspiranti primi cittadini di Augusta nominare un assessore al porto? Ha chiesto all’inizio del confronto ai candidati, il presidente di Unionports, Davide Fazio. E come avrebbero potuto questi ultimi rispondere di no. Non sono questi, in piena campagna elettorale, i tempi giusti per farlo, come ha evidenziato lo stesso candidato Massimo Carrubba: “Al Porto o allo Sviluppo economico è uguale” ha puntualizzato l’ex sindaco ricordando che le due deleghe sono “sinonimi” e che lui durante i suoi mandati ha affidato gli Affari portuali all’assessore allo Sviluppo economico. Carrubba, sostenuto dalle liste Democratici e Progressisti, Augusta Coraggiosa e Attiva Mente ha detto che nominerà un assessore al porto confrontandosi con gli operatori portuali e ocn le forze sane di Augusta. Principi inderogabili a suo dire dovranno essere però o competenza e professionalità portuali. “Dobbiamo essere capaci pensare allo sviluppo della città da qui ai prossimi 15 anni presentando progetti” ha concluso.
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Massimo Casertano, la cui candidatura è appoggiata dalla lista della Lega e Diventerà Bellissima ha fatto sapere che: “nel suo programma amministrativo esiste un manifesto per il mare che tende a realizzare il sistema mare sistema che vuole mettere attorno ad un tavolo gli attori protagonisti per valorizzare questa fondamentale risorsa per Augusta. Augusta ha bisogno del mare e dal mare deve ricominciare per varare un nuovo modello di sviluppo. Occorre una figura di raccordo per discutere i vari organismi, i vari attori che gravano all’interno del sistema porto: gli operatori portuali, l’Autorità di sistema portuale, la Marina militare, che devono interloquire necessariamente per creare i presupposti di una seria ed efficiente politica di indirizzo economico portuale per risolvere problemi, come ad esempio quello annoso della polizia di frontiera. Creare una figura di raccordo che debba rapportarsi, costantemente anche in relazione all’opportunità data dalle Zes.
Cettina Di Pietro, sindaco uscente ricandidata dal M5S, ha rammentato che la sua amministrazione ha ritenuto la portualità importante per uno sviluppo del territorio di natura diversa da quello del petrolchimico “che, negli ultimi anni – ha dichiarato – ha portato non pochi problemi sotto il profilo occupazionale. Intende mantenere in capo al sindaco questa delega ed ha ricordato di avere seguito già personalmente in questo mandato diversi aspetti della vicenda porto. Sarò io, se dovessi essere riconfermata a seguire, come ho fatto in questi 5 anni, le attività portuali”.
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Giuseppe Di Mare candidato delle liste Destinazione futuro, CambiAugusta, 100 per Augusta e C’è un futuro per Augusta ha annunciato che, qualora eletto nominerà un consulente del Comune che si occuperà solo del porto. “Io credo che una parte del futuro sviluppo economico che poi rappresenta anche lo sviluppo sociale di Augusta nei prossimi 10 anni si gioca nella pelle del nostro porto ci sono tante opportunità e tanti rischi. Uno degli assessori – ha affermato Di Mare – avrà la delega al porto, ma un assessore oggi ha più di una delega di conseguenza è mia intenzione nominare un consulente che si occuperà solo del porto, sarà un tecnico che uscirà dalla concertazione con tutte le associazioni di categoria, perché è necessaria una sinergia totale tra tutti gli organi che lavorano nel porto con l’interfaccia alla città. Lo nominerò non appena eletto”.
“Nel lontano 1996 io già nominai un assessore al porto e ora, nella scelta dei componenti della mia squadra” ha ricordato Pippo Gulino, appoggiato dalle liste Nuovo patto per Augusta, Civica per Augusta e Augusta 2020. Ho pensato di identificare nella persona di un ammiraglio ispettore un probabile assessore al porto per collaborare con tutti i soggetti che hanno interessi nel porto, con l’Autorità di sistema portuale, ma soprattutto con gli operatori. Il porto rappresenta per noi il futuro; il petrolchimico avrà vita non so quanto lunga ma finirà. La nostra speranza è che lo scalo di Augusta possa essere pianificato anche come porto turistico, oltre che commerciale, e questo varrà come segnale per tutti coloro che vorranno intraprendere questa strada. Ovviamente ciò passa attraverso una riqualificazione ambientale della città che sia compatibile con un eventuale sviluppo turistico e anche attraverso un rapporto tra l’amministrazione comunale, l’Adsp e gli operatori portuali”.
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L’incontro – confronto è stato moderato dal giornalista Carmelo Miduri. Tra le domande rivolte ai candidati quelle degli imprenditori con il segnale forte di chiedere di concretizzare una sinergia proiettata allo sviluppo perché nel documento di pianificazione strategica di sistema è stata messa un po’ all’angolo la cantieristica di Augusta. “Ci siamo sentiti un tantino bistrattati come se non fossimo mai esistiti – ha detto l’imprenditore Tringali titolare dell’omonimo cantiere navale -ritengo che il primo compito della nuova amministrazione debba essere quello di tutelare fortemente questo comparto per conservare ciò che è stato realizzato nel tempo, rilanciarlo e dargli la forza di esportarlo. Noi siamo ponti a fare le barricate affinché la politica locale abbia il polso reale dell’imprenditoria ed entri in sua difesa”. E poi ancora l’imprenditore Tringali ha parlato del deposito di Gnl nel porto di Augusta,- ha concluso -che è Core ed è pertanto obbligato a realizzarlo per l’abbattimento delle emissioni in atmosfera. Oggi Augusta ha il vento favorevole perché si può aggrappare alle Zes e l recovery fund”. I candidati hanno concordato sulla necessità di crearlo e sul fatto che, la cantieristica di Augusta nel conservare le vecchie tradizioni sia rivalutata e valorizzata. Sono seguite altre domande rivolte loro da alcuni operatori portuali ed altri imprenditori.
Il Focus ha cercato di far conoscere alla cittadinanza e alle imprese le idee dei singoli candidati sui vari temi sul tappeto, i limiti infrastrutturali da superare, le opere ancora non completate, i progetti per lo sviluppo delle aree Zone economiche speciali collegate alla portualità, ed altro ancora. Anche alla luce della battuta d’arresto che l’economia portuale ha subìto già prima della crisi Covid, e aggravata dalla stessa. Al termine del confronto Unionports ha consegnato ai 5 candidati un documento che ha chiesto loro di inserire nei programmi elettorali.