Il ministro dell’Ambiente e della Tutela del Mare ha designato con provvedimento del il Sic fondali di Brucoli-Agnone Zona Speciale di Conservazione. Per Italia Nostra ciò, rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’istituzione dell’Area marina protetta di Brucoli-Agnone, Legambiente soddisfatta per il riconoscimento e per la conquista da parte della città di un’altra area protetta sulla quale bisogna puntare per uno sviluppo sostenibile.
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I fondali di Brucoli ed Agnone sono state inserite tra le Zone speciali di conservazione dal ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare con un decreto pubblicato nei giorni scorsi nella Gazzetta ufficiale. Un provvedimento, quello del governo nazionale che ha indica dieci nuove aree, designandole, appunto quali Zsc della regione biogeografica mediterranea che insiste nel territorio della Regione siciliana. Per Italia Nostra Augusta tale provvedimento, rappresenta un ulteriore passo avanti verso l’istituzione dell’Amp Brucoli-Agnone, importante progetto di riqualificazione e di sviluppo del territorio. “L’area in questione è caratterizzata dalla presenza di fondali ad elevato pregio naturalistico, aggredita da attività predatorie e distruttive, dovute alle attività di diporto nautico, pesca commerciale, opere portuali e scarichi di acque reflue, che ne mettono a rischio la stessa esistenza.
La Zsc – sottolinea Jessica Di Venuta, presidente della locale sezione di Italia Nostra – contiene prescrizioni dirette a garantire, sull’intera area del Sito di importanza comunitaria (Sic) “Brucoli-Agnone”, il mantenimento e il ripristino, in uno stato di conservazione soddisfacente, degli habitat naturali e seminaturali e delle specie di fauna e flora selvatica di interesse comunitario presenti nel territorio del Sic”. In seguito, all’atto costitutivo di un’associazione di scopo, tra Italia Nostra, il Comune e l’Università di Messina sottoscritto nel 2015, avente come finalità la promozione dell’istituzione e la gestione dell’area marina protetta “Brucoli – Agnone”, la sezione di Augusta ha effettuato una campagna oceanografica in collaborazione con il Disba dell’università di Messina effettuando i campionamenti delle acque e trasmettendo le relazioni al ministero dell’Ambiente in attesa del decreto finale.
Nelle more dell’istituzione dell’Amp, la nostra sezione intende incrementare il regime di tutela e conservazione del prezioso habitat, grazie ad un’attività di monitoraggio dei fondali e della costa, candidandosi quale ente gestore nell’ambito di una salvaguardia del sito, già avviata con le numerose iniziative portate avanti. A tal proposito voglio ricordare che il 10 agosto 2019, la sezione di Augusta ha aderito a una giornata dedicata alla rivalutazione dell’antico borgo marinaro di Agnone Bagni, promovendo l’Area Marina Protetta Brucoli-Agnone. L’iniziativa organizzata dall’associazione Musica & Parole si è svolta in collaborazione con l’Associazione intercomunale Agnone Bagni, la Croce Rossa Italiana e il liceo artistico “Pier Luigi Nervi” di Lentini.
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Il 29 settembre 2019, sempre nell’ambito delle attività di promozione per l’istituzione dell’Area Marina Protetta Brucoli–Agnone, Italia Nostra sezione di Augusta insieme ai cittadini di Brucoli e con la collaborazione delle Associazioni Ocean e la Delegazione di Brucoli – Augusta della Lega Navale ha organizzato una giornata dedicata alla pulizia della costa e del mare di Brucoli, patrocinata dal comune di Augusta. Hanno partecipato inoltre la Capitaneria di porto, i sub professionisti “Cacciatori di Reti Fantasma”, il gruppo comunale volontari di Protezione civile, l’associazione Archeoclub di Augusta, l’associazione Non Solo Estate Brucoli, una delegazione degli abitanti di Agnone e dell’associazione intercomunale Brucoli e Agnone. L’imbarcazione Jupiter di Italia Nostra che verrà anche impiegata per ricerche scientifiche e monitoraggi ambientali, è stata utilizzata nella pulizia dei fondali.
Il sito interessato è precisamente l’area marina che si estende dalla baia del borgo di Brucoli fino a tutta la costa di Agnone caratterizzata da un lungo tratto sabbioso. Far parte della Zone speciali di conservazione comporterà per i fondali misure ulteriori di protezione e tutela compatibili con le esigenze ecologiche dell’habitat naturale e un maggiore controllo su tutte le attività come pesca, balneazione, depurazione delle acque e presenza di scarichi fognari. Anche Legambiente si dice soddisfatta per la designazione dei fondali a Zsc. “L’eccellente stato di conservazione delle estese praterie di posidonia, le buone condizioni delle scogliere e, in generale, dello stato dei fondali del Sito di Interesse Comunitario (Sic) Brucoli-Agnone – dichiara Enzo Parisi di Legambiente- hanno ora determinato il riconoscimento e la sua inclusione tra le Zone Speciali di Conservazione (Zsc).
Ciò comporta l’affidamento ad un ente gestore, nominato dalla Regione, che dovrà curare l’applicazione di tutte quelle misure di tutela, conservazione e promozione previste nel già approvato piano di gestione. In concreto, oltre alla protezione di questo scrigno di biodiversità, un accurato controllo su attività di pesca, sulla nautica e sulle attività antropiche invasive in modo da non alterare questo patrimonio. Eventuali progetti di cementificazione delle coste o di realizzazione di pontili (come quello ipotizzato nel canale di Brucoli) dovranno essere abbandonati. Il bene mare potrà ancora essere fruito ma sempre nel totale rispetto delle sue caratteristiche naturali. Legambiente soddisfatta per il riconoscimento e per la conquista da parte della città di un’altra area protetta sulla quale bisogna puntare per uno sviluppo sostenibile. L’aspettativa è ora quella di vedere che anche le aree umide del Mulinello riconosciute, come meritano Sic/Zsc.