La persistente chiusura del tratto della ex strada statale 114 Siracusa Augusta, bloccata da quasi 6 anni, con intervallo di qualche mese, con conseguenti pericoli per gli automobilisti ed incidenti che si sono verificati nella zona torna tra le segnalazioni di Mimmo Di Franco da 13 anni, presidente dell’associazione filantropica Umberto I di Augusta nata nel 1881 che, statutariamente, si occupa del sociale e del benessere della collettività.
Dopo la segnalazione, sulla sua pagina Facebook che conta 13.000 iscritti “Augusta social network ” e sulla stampa locale, ha utilizzato anche un poster pubblicitario stradale di metri 6×3 all’ingresso della città affinché tutti conoscessero la situazione del blocco ex SS. 114 corsia di Siracusa Augusta, di proprietà del Consorzio comunale di Siracusa, commissariato dopo l’eliminazione delle province.
“Malgrado la presenza di un commissario e dei dirigenti, nei vari settori, nessuno risponde dei disagi, creati ai cittadini.
Dopo aver segnalato il blocco della corsia in direzione Augusta, il 14 maggio del 2022, sulla mia pagina social – rammenta Di Franco – il deputato regionale Giuseppe Carta se ne occupò, tempestivamente, facendo una interrogazione urgente al presidente della Regione, Renato Schifani ed all’assessore regionale alle infrastrutture.
Dopo sei mesi dall’interrogazione e pressioni telefoniche, una commissione del Genio civile effettuò un sopralluogo, evidenziando delle criticità di scivolamento della sede stradale”.
Considerato che, anche altri deputati della maggioranza se ne sono occupati, Di Franco, a distanza di quasi altri due anni dall’interrogazione urgente, chiede se ci sono la disponibilità finanziaria e un progetto esecutivo, se sono stati compiuti passi in avanti e quale siano le previsioni per l’apertura della strada considerata via di fuga.
“A tutt’oggi nessuna risposta è stata data ai cittadini” continua il presidente dell’associazione filantropica ricordando che, ci troviamo in una zona industriale tra le più grandi in Europa, zona ad alto rischio sismico, che la chiusura della strada è iniziata cinque anni orsono, tranne un intervallo di qualche mese perché riparata non a dovere.
“Il porto di Augusta ,tra i primi in Italia, per funzionare deve essere anche collegato con strade efficienti, visto che è anche un hub per containers.
Molti lavoratori della zona industriale e i pendolari che lavorano a Siracusa percorrono quel tratto tutti i giorni, con spreco di carburante, tempo e stress.
Infine, non secondario, la deviazione comporta l’attraversamento obliquo, molto pericoloso, della ex ss 114 corsia opposta, Augusta Siracusa, per immettersi sulla ss 193 con rischio molto elevato di collisione. L’altra alternativa è la vecchia strada Augusta Siracusa, degli anni 60,molto tortuosa, dissestata e con la vegetazione sulle corsie.
Terrò costantemente i riflettori accesi fin quando non sarà riaperta e agibile alla fruibilità degli utenti.
È vergognoso – conclude – che si pensi al ponte sullo stretto di Messina, forse utile, ma non di primaria importanza, considerato che abbiamo strade di comunicazioni vecchie, che siamo senz’acqua in Sicilia e con una sanità non a livello ottimale”.
Ho inviato e-mail e pec a tutte le istituzioni competenti regionali ed alla segreteria di Matteo Salvini, ministro alle infrastrutture senza, per il momento, aver ricevuto risposta.
Più sconcertante appare il fatto che, le industrie, i sindacati, la Port autority operatori portuali, le opposizioni politiche non facciano pressione per la soluzione di quest’annoso problema.
Tutti i politici in bella mostra, con foto e articoli di stampa, quando si deliberano finanziamenti.
Silenzio assoluto, su una richiesta legittima da anni, quando non si sa da dove iniziare.
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