Il deputato regionale di Italia Viva, che parla di “grave svista” e annuncia di voler partecipare alle selezioni, chiede la revoca in autotutela degli otto bandi. Lettera al presidente Annunziata e al ministro De Micheli. «Strumenti all’apparenza nuovi per coprire le vecchie e opache pratiche gattopardesche».
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«Un coacervo di opacità, incongruenze, paradossi e criteri di selezione dalla dubbia logica». È quanto emergerebbe, secondo il deputato regionale di Italia Viva Giovanni Cafeo, dagli otto bandi per l’assunzione di 32 unità lavorative a tempo indeterminato pubblicati dall’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale. Cafeo ha scritto una lettera al presidente Andrea Annunziata e per conoscenza al segretario generale Attilio Montalto, alla presidente della Commissione trasporti alla Camera Raffaella Paita, al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli, al viceministro Giancarlo Cancelleri e al prefetto di Siracusa Giuseppina Scaduto chiedendo la immediata revoca in autotutela dei bandi.
L’autorevolezza passi dalla trasparenza. «Ho la convinzione – scrive Cafeo – che la serietà e l’autorevolezza di un territorio siano strettamente collegate anche alle decisioni assunte dalla propria classe dirigente, sempre mirate, almeno in teoria, al bene comune e all’interesse pubblico. Ancor più importante diventa la necessità di trasparenza quando le decisioni riguardano non già settori generici o marginali della pubblica amministrazione, ammesso che esistano settori marginali, ma asset strategici per un intero territorio, come appunto quelli legati alla portualità in Sicilia. Proprio perché riconosco prestigio e autorevolezza all’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia orientale, ente per il quale soltanto pochi anni fa conducevamo battaglie a tutela della sede di Augusta, mi appare oggi come una grave svista la decisione di pubblicare otto bandi per l’assunzione di 32 unità lavorative a tempo indeterminato, non per confutare le legittime scelte legate all’operatività dell’ente ma per la natura stessa dei bandi, esattamente opposti nel merito alle premesse di trasparenza».
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Prevedibili i ricorsi degli esclusi. Secondo Cafeo, appunto, emerge dalla relazione tecnica «un dettagliato coacervo di opacità, incongruenze, paradossi e criteri di selezione dalla dubbia logica, non ultimo lo squilibrio tra il punteggio assegnato ai titoli e quello discrezionale della commissione, pari a circa il 70%, tali da poter facilmente anticipare, nel caso di assegnazione dei posti messi a bando, un assai probabile ricorso alla magistratura da parte degli esclusi». «Considerando che l’Autorità di sistema portuale del mare della Sicilia Orientale – afferma il deputato regionale di Italia Viva – sarà l’ente che si dovrà occupare della gestione delle Zes e delle Zone franche doganali, strumenti indispensabili per l’auspicato rilancio dell’isola attraverso l’attrazione degli investimenti, è chiaro che non è possibile presentarsi con un simile biglietto da visita all’appuntamento con gli investitori, perché il rischio che si corre è quello di aver promosso strumenti soltanto all’apparenza nuovi, al fine di coprire le solite vecchie e opache pratiche gattopardesche».
«Parteciperò alle selezioni». Cafeo annuncia di voler partecipare formalmente alle selezioni del personale qualora non fossero ritirati i bandi «in modo – scrive – da essere legittimato a impugnarli di fronte alle autorità competenti». «Se, come auspico, i bandi saranno ritirati – conclude Cafeo – mi metto a disposizione, per quanto di mia competenza, per lavorare a una nuova idea di sviluppo economico in Sicilia avente al centro proprio la portualità e chiedendo all’ente gestore di cominciare a ragionare non più come rappresentante di interessi specifici di un settore, ma come volano per l’intero territorio, un punto di riferimento per avviare la tanto attesa stagione degli investimenti per il rilancio della Sicilia. Legalità e trasparenza, ma anche coraggio e intraprendenza, sono le parole d’ordine sulle quali si dovrà costruire il futuro della nostra Isola, i presupposti necessari per immaginare una visione positiva e costruttiva per le nuove generazioni».
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