Attestati di solidarietà a Massimo Carrubba dai segretari del Pd e di Articolo Uno per gli atti vandalici rivolti all’ex sindaco oggi di nuovo candidato per amministrare il Comune megarese. A commentare l’accaduto anche lo stesso protagonista della spiacevole vicenda: “Spero non si tratti di atti premeditati per avvelenare il clima elettorale”.
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Il candidato sindaco Massimo Carrubba commenta così gli atti vandalici che hanno deturpato la sua sede elettorale e imbrattato il muro del campetto Carrubba: “spero si tratti davvero solo di una ragazzata e non di atti premeditati riconducibili ad una strategia tesa ad avvelenare il clima elettorale.
Ma è chiaro che il raid notturno e la contemporanea apparizioni delle frasi farneticanti in parti distante della città fanno pensare. Ringrazio tutti, esponenti politici e privati cittadini, per gli attestati di stima e solidarietà. Per quanto mi riguarda, nessuna esitazione. Continuo con la mia candidatura di informazione alla città”.
Attestati di solidarietà e condanna dei vili atti consumati a danno dell’immagine dell’ex sindaco, Massimo Carrubba sono arrivati anche dal segretario del Partito democratico di Augusta, Luca Vita e dal segretario cittadino di Articolo Uno, Giovanni Ranno. “A nome del Partito Democratico di Augusta esprimo massima solidarietà al candidato sindaco Massimo Carrubba per il vergognoso atto vandalico perpetrato nei suoi confronti! Non possiamo che augurarci che si tratti di un atto isolato, perché la nostra Città merita una campagna elettorale concentrata sui programmi e sul futuro, senza il ricorso a mezzi barbarici di propaganda elettorale” dichiara Luca Vita segretario del locale Pd.
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Anche il segretario cittadino di Articolo Uno, Giovanni Ranno esprime solidarietà nei confronti del candidato sindaco, Massimo Carrubba che il suo partito sosterrà alle prossime elezioni amministrative. Condanna duramente i due atti che si sono consumati nella stessa notte e presumibilmente con la stessa mano e che ricordiamo riportano le scritte “vergognati” nella facciata del comitato elettorale di piazza D’Astorga e una frase al di poco offensiva che associa Massimo Carrubba al collaboratore di giustizia Fabrizio (detto Jimmy) Blandino chiamando entrambi pentiti e non solo.