Augusta Photo Freeelance apre la sua sede non solo alle mostre, ma anche a conferenze su temi ritenuti interessanti come quello dell’astrofisica e dell’astronomia.
Lo scorso sabato la serata con ospite, nei locali della galleria Fiaf di Apf di ronco Rossi 12, ha visto protagonista Giovanni Catanzaro, ricercatore astronomo Inaf, dell’osservatorio astrofisico di Catania il quale, relazionando sull’esplorazione dell’infinito, ha parlato de “Le frontiere della ricerca astronomica”.
Il suo intervento, che ha catturato l’attenzione del pubblico, è stato introdotto da Romolo Maddaleni, presidente di Apf che ha evidenziato la valenza del tema.
Il relatore ha presentato le recenti scoperte astronomiche e le tecnologie avanzate che stanno cambiando la comprensione dell’universo.
Partendo dalle nebulose e dalla formazione stellare, ha mostrato immagini iconiche come i Pilastri della Creazione.
Ha descritto la nascita di pianeti nei dischi protoplanetari, con osservazioni di Alma e illustra esopianeti fotografati direttamente, come quelli del sistema HR 8799 e Beta Pictoris b.
E ancora ha spiegato i metodi per rilevare pianeti extrasolari, soffermandosi sul metodo dei transiti.
Il ricercatore astronomo Inaf ha concluso approfondendo la fine della vita stellare, con esempi come la Nebulosa del Granchio e la connessione con le abbondanze degli elementi chimici nella nostra Galassia.
Durante e al termine del suo intervento ha risposto alle domande poste dai presenti, che hanno trovato molto interessante il tema trattato.
Giovanni Catanzaro si è laureato in Fisica (indirizzo Astrofisica) nel 1995.
Nel 2000 si è trasferito negli Stati Uniti d’America come ricercatore nella “Johns Hopkins University” di Baltimora (Maryland), dove è entrato nel team di lavoro che si occupa dello studio delle stelle calde che vengono osservate dal telescopio spaziale Fuse (Far Ultraviolet Spectroscopic Explorer).
Dal 2001 è ricercatore astronomo nella sede Inaf (Istituto nazionale di astrofisica) di Catania, dove si occupa di studiare l’abbondanza degli elementi chimici nelle atmosfere stellari.
Fa parte di diversi gruppi internazionali di astronomi che si occupano di studi di fisica stellare di varia natura.
Nel 2011 si è reso protagonista di un’importante scoperta sulle oscillazioni di tipo solare nelle stelle della classe Delta Scuti.
Questi solo alcuni passaggi del suo corposo curriculum vitae di cui ha dato lettura Valentina Poli di Apf.
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