#anchiomanifesto”: con questo slogan, il primo istituto comprensivo Principe di Napoli ha adottato e sottoscritto il “Manifesto della Comunicazione non ostile” che promuove princìpi di stile per orientare e migliorare il comportamento di chi naviga in Rete. Una cerimonia si è svolta nel cortile della scuola alla presenza del dirigente scolastico Agata Sortino e con una rappresentanza di docenti e alunni.
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Il I Istituto comprensivo “Principe di Napoli” ha adottato e sottoscritto con una cerimonia il “Manifesto della Comunicazione non ostile”. #anchiomanifesto”, questo lo slogan dell’iniziativa. L’evento si è svolto all’esterno dell’istituto, in uno dei cortili del plesso di via Strazzulla ed ha visto il coinvolgimento del dirigente scolastico Agata Sortino, di due studenti, rappresentanti delle classi di scuola secondaria di primo grado e del presidente del consiglio di Istituto, Fiorindo Passanisi, quale portavoce dei genitori. Durante la manifestazione, gli alunni sono stati i testimonial del documento della “Comunicazione non ostile”, un decalogo che, dal 2016 promuove, con un linguaggio chiaro ed efficace, princìpi di stile per orientare e migliorare il comportamento di chi naviga in Rete. Attraverso la voce dei ragazzi e delle ragazze dell’Istituto è stato ripercorso il viaggio di questo documento sottoscritto ufficialmente da oltre 300 comuni italiani, utilizzato e raccontato da migliaia di studenti ed insegnanti e presentato dal ministero dell’Istruzione quale protagonista di un intero percorso di educazione civica e di cittadinanza digitale, promosso attraverso il sito www.paroleostili.it.
Ad accompagnare i ragazzi in questo itinerario fatto di “parole che sono ponti”, di “parole che hanno conseguenze”, di “idee che si possono discutere e di persone che si devono rispettare”, ci sono stati i docenti dell’istituto. L’iniziativa, nata all’interno del Dipartimento di Lettere della scuola secondaria di primo grado, ha coinvolto gli insegnanti dei diversi ordini che hanno dato vita a varie attività proposte anche ai più piccoli della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. Il percorso di sensibilizzazione ad una “comunicazione non ostile” tanto in rete e quanto nella vita quotidiana è stato sostenuto dal dirigente scolastico che durante la manifestazione ha ricordato ai ragazzi presenti come le parole “lanciate in rete” possano ferire, offendere, allontanare.
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Un contesto comunicativo reale e virtuale, quello odierno, nel quale spesso domina l’aggressività verbale, dove gli insulti vengono usati come argomenti a sostegno delle proprie idee. “Oggi più che mai – ha ricordato Agata Sortino – “condividere è una responsabilità” che passa attraverso la lettura, la valutazione, la comprensione di ciò che con un semplice “clic” viene lanciato in un spazio virtuale popolato da miliardi di utenti”. Con “le parole che danno forma al pensiero”, gli studenti hanno gridato il loro “no” ad una comunicazione fatta di parolacce ed offese gratuite che corrono veloci in Rete ricordando che le parole possono commuovere, unire, avvicinare e scaldare il cuore. “Le parole hanno conseguenze” hanno proclamato gli studenti e dobbiamo dargli il giusto valore, perché siamo quello che scegliamo di dire, la lingua è il nostro atto d’identità: “le parole che scelgo, raccontano la persona che sono”.