“Con l’abbattimento degli ultimi 17 Ficus microcarpa di piazza Mattarella, consumato lunedì mattina, si è portato a termine l’albericidio iniziato ad aprile e finora fermato dagli esposti e dai sit in di protesta di associazioni e cittadini” dice Salvare Augusta in seguito agli alberi tagliati l’altro ieri con l’intenzione di ricorrere alla Procura europea.
Il coordinamento di associazioni ambientaliste ritiene che : “il sindaco e l’Amministrazione di Augusta sono responsabili di una operazione di pseudo rigenerazione urbana che anziché tutelare il verde e la qualità dell’ambiente urbano, abbatte a colpi di pala meccanica alberi pluridecennali di grandi dimensioni e palme nane, cementifica e crea invivibili isole di calore”.
Già lo scorso aprile, ricorda Salvare Augusta, senza una preventiva relazione agronomica e in dispregio di regolamenti e direttive, si erano abbattuti i primi 7 ficus e le palme nane quando invece sarebbe stato possibile e doveroso salvaguardare tutte le piante e, se davvero necessario, le si sarebbe potute tranquillamente trapiantare altrove.
“E ciò è ampiamente dimostrato dalla perizia prodotta dalle associazioni ambientaliste, e consegnata alla Procura, che nei fatti – sottolinea il coordinamento – contesta e smentisce la relazione eseguita dal tecnico di parte dell’impresa solo dopo le proteste dei cittadini e le interrogazioni dei consiglieri comunali”.
A seguito dell’ondata di proteste, dell’esposto – denuncia delle associazioni Punta Izzo Possibile e Piano Terra e dell’apertura del procedimento penale per danneggiamento che ne è scaturito, gli abbattimenti in piazza Mattarella furono sospesi.
“Ma adesso, nonostante l’indagine penale non risulti archiviata, l’albericidio – aggiunge Salvare Augusta – è stato completato con un improvviso blitz e dispiego di uomini e mezzi.
Di conseguenza anche le migliaia di uccelli che in questo periodo trovavano riparo tra le fronde di quegli alberi sono stati crudelmente sfrattati.
Perché, che fretta c’era, quali interessi ci sono dietro questa mossa”?
Salvare Augusta considera: “questa ultima vergognosa azione la più chiara manifestazione del vero volto del sindaco e della sua amministrazione: vere anime nere nemiche dell’ambiente e promotori di lottizzazioni, cementificazioni e discariche mentre si fingono verdi e sensibili.
La rigenerazione urbana non è tale senza la condivisione e la partecipazione dei cittadini ed il concreto rispetto per l’ambiente. Altrimenti è speculazione ai danni della qualità urbana e della vita.
Non rinunceremo a chiedere giustizia per gli alberi e le piante abbattute, solleciteremo l’azione giudiziaria e chiederemo alla Procura Europea che vigilia sui fondi Pnrr di verificare se, come appare, sono state violate le norme che prevedono rigorose valutazioni ex-ante , ossia prima di interventi suscettibili di produrre rilevanti impatti ambientali.
E ciò tenuto conto del principio Dnsh (Do No Significant Harm) che vieta l’impiego dei fondi europei per opere che arrechino danni significativi all’ambiente.
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