Nell’ambito di un protocollo d’intesa siglato tra la Guardia di Finanza e l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, sono stati intensificati i controlli al porto commerciale di Augusta.
L’operazione ha visto il coinvolgimento dei militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa e dei funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Siracusa, con l’obiettivo di monitorare l’importazione di beni provenienti da paesi extra-UE, contrastare la contraffazione e le frodi in materia di sicurezza dei prodotti.
I controlli, che hanno avuto luogo dal primo aprile 2024, si sono concentrati sul terminal container di Augusta, recentemente trasferito dal porto di Catania.
I militari e i funzionari doganali hanno svolto una serie di ispezioni strategiche, supportate da un’attenta analisi dei rischi.
I risultati non si sono fatti attendere.
Sequestri e denunce per contraffazione
In uno degli interventi più significativi, è stato sottoposto a controllo un container proveniente dalla Cina, diretto a una ditta dell’hinterland catanese.
All’interno, i funzionari hanno rinvenuto decorazioni e capi di abbigliamento per la casa recanti un marchio CE palesemente falso.
Il marchio era difforme da quello disciplinato dalle direttive europee, privo del numero identificativo dell’organismo certificatore.
La ditta importatrice non è stata in grado di fornire alcuna documentazione attestante la certificazione dei prodotti.
A seguito di questa scoperta, sono stati sequestrati 14.380 articoli contraffatti e l’importatore è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa per il reato di contraffazione.
Durante una successiva perquisizione nella sede della società importatrice, sono stati sequestrati altri 125.485 prodotti, tra cui giocattoli, articoli per la casa, materiale elettrico e prodotti per la persona, tutti recanti un marchio CE contraffatto.
Se immessi sul mercato, questi beni avrebbero fruttato un guadagno illecito di circa 350.000 euro.
Lampade a Led non conformi alle normative.
In un altro intervento, i controlli hanno riguardato un container con lampade a Led prive del marchio CE e dell’etichetta con l’indicazione dell’importatore.
Le lampade non rispettavano la Direttiva 2014/30/UE, e la società importatrice, con sede in provincia di Agrigento, non era iscritta nei registri obbligatori previsti dalla legge per i produttori e importatori di dispositivi elettrici.
Sono stati sequestrati 6.000 articoli, e sono state elevate sanzioni amministrative comprese tra 30.000 e 100.000 euro nei confronti del legale rappresentante della società.
Un ulteriore controllo ha portato alla scoperta di lampade a Led importate con il regime di deposito Iva, ma non effettivamente depositate come previsto dalla normativa.
I successivi accertamenti hanno rivelato che i prodotti non erano stati introdotti correttamente nel deposito fiscale, configurando così un reato di contrabbando per dichiarazione infedele.
Sono stati sequestrati 12.960 articoli e l’importatore ha estinto la violazione con il pagamento di circa 30.000 euro tra imposte e sanzioni.
Le attività della Guardia di Finanza e dell’Agenzia delle Dogane non si sono limitate al controllo dei beni importati.
Durante le operazioni di vigilanza doganale e di retrovalico, sono stati sequestrati circa 560 litri di olio lubrificante e gasolio destinati al mercato nero.
In un episodio, un cittadino egiziano è stato sorpreso a prelevare gasolio da una nave sotto sequestro, venendo denunciato per furto aggravato e ricettazione.
Complessivamente, sono stati cautelati ulteriori 250 litri di gasolio.
Un anno di controlli a favore della legalità.
A quasi un anno dal trasferimento del traffico container da Catania ad Augusta, i risultati dell’intensificazione dei controlli dimostrano la forte sinergia tra l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e la Guardia di Finanza.
L’obiettivo primario di queste operazioni è proteggere le risorse del bilancio dell’Unione Europea e dello Stato, garantire una concorrenza leale tra le imprese e tutelare i cittadini da merci di dubbia provenienza.
Le operazioni continuano a garantire la sicurezza e la legalità delle importazioni, prevenendo fenomeni di frode e contraffazione che danneggiano tanto l’economia legale quanto la salute dei consumatori.
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