Circa 200 persone in piazza Duomo stamattina per l’acqua che fuoriesce ancora torbida dai rubinetti. In mostra bottiglie con liquido prelevato oggi. Il pozzo di nuovo fermo per operazioni tecniche.
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Al di là di ogni plausibile spiegazione per i cittadini è inaccettabile che, a distanza di 4 mesi il problema dell’acqua in Augusta isola non sia stato risolto. Certo la partecipazione è stata deludente, perché tutti i leoni da tastiera non sono scesi in piazza, così come aveva suggerito il giovane Manuel Mangano, promotore dell’iniziativa, ma la gente comunque c’era e avrebbe gradito confrontarsi con gli amministratori del M5S: “quelle stesse persone che nel 2015 in campagna elettorale – ha sottolineato Mangano – incontravano i cittadini promettendo la soluzione dei problemi all’insegna dell’onestà”. Ma l’onestà e la buona volontà da sole non bastano.
Innegabile il fatto che, l’amministrazione Di Pietro ce la stia mettendo tutta per riportare definitivamente l’acqua limpida nelle case degli augustani, ma se non c’è riuscita finora è evidente per l’opinione pubblica che, il problema andava affrontato in diversa maniera. Le relazioni tecniche che dicono che il Comune non avrebbe potuto agire diversamente e il fatto che oggi un sindaco, a differenza degli anni passati, non possa più agire in somma urgenza con facilità, non bastano a giustificare gli interminabili disagi che si sono susseguiti in 120 giorni.
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Le responsabilità vanno anche ricercate nel passato, il pozzo è stato realizzato 27 anni fa, manca nei cassetti del Comune il relativo progetto, ma un ‘amministrazione deve, comunque, agire per il bene dei cittadini, deve saper affrontare i problemi anche rischiando e deve anche saper mettere in discussione il proprio operato e ammettere di aver sbagliato. Tutto questo è ciò che viene rimproverato agli amministratori pentastellati e la maggior parte della gente continua a sostenere che sarebbe stato meglio realizzare subito un pozzo nuovo, al di là delle difficoltà, al di là dei rischi che avrebbe potuto correre l’amministrazione, al di là della grave carenza di acqua che ciò avrebbe comportato.
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Ai cittadini non importa che i lavori di sostituzione della camicia siano andati a buon fine, perché non hanno dato definitiva soluzione al problema, non importa se la fuoriuscita di acqua torbida potrebbe dipendere dalla vetusta rete idrica, non importa se durante la manutenzione straordinaria del pozzo dei giardini pubblici non si è potuto intervenire al di sotto dei 178 metri. E riguardo alla manomissione del pozzo: “è grave che ciò sia accaduto, perché significa che, chiunque può accedere al pozzo” dichiara Mangano. Intanto oggi alle 10,58 un messaggio su Telegram ha informato i cittadini del fatto che: “Nella mattina di oggi nel pozzo della villa sono previste operazioni tecniche nell’apparato elettrico di trasmissione, installato per monitorare il funzionamento e le operazioni di lavaggio. Per tale ragione verranno attivate le altre fonti di approvvigionamento. Per la popolazione della zona alta dell’isola è stato attivato il servizio autobotte che potrà essere richiesto chiamando il comando dei vigili urbani e telefonando al numero 0931512288”.