È calato il sipario sulla 76a edizione del Mandorlo in fiore.
Il Tempio d’Oro dell’edizione 2024, il premio al vincitore del 66° festival internazionale del folklore, è andato alla Colombia.
Anche questa edizione ha registrato numerosi gruppi partecipanti, provenienti da tutto il mondo e in rappresentanza delle diverse culture, ed ha attirato un gran numero di turisti e visitatori.
Per una settimana Agrigento è stata più che mai la capitale della pace e della fratellanza.
Rimarrà nel cuore e nella storia la scena finale in cui, davanti al Tempio della Concordia, ballano assieme i gruppi di Russia e Ucraina, a dimostrazione che la musica e manifestazioni come quella di Agrigento offrono spazio alla pace e all’unione tra i popoli oltre ogni conflitto.
Le parole del Prefetto di Agrigento Filippo Romano, durante la cerimonia di premiazione hanno messo in evidenza proprio il significato della manifestazione.
“La lezione che Agrigento manda in giro per il mondo è proprio questa: saper ricordare, ancora una volta, come ciò che è diverso nelle culture, quindi la varietà, sia un fenomeno di reciproca attrazione e non di reciproca repulsione.
Il Mandorlo in fiore fa toccare con mano quanto ciò che cerchiamo, e ci piace, nell’altro è la differenza.
Se i gruppi folk fossero tutti della stessa nazione, con la stessa musica, non sarebbe affascinante com’è.
Ad Agrigento abbiamo la dimostrazione tangibile di quanto la differenza possa essere fattore di gioia, di bellezza, unità e quindi di pace. Invece nel mondo accade che le differenze siano motivo di dissidio e poi addirittura motivo di conflitto e di guerra”.