I Palombari della Marina militare di Augusta ancora in prima linea nella rimozione di ordigni. Hanno operato con successo nei comuni dell’agrigentino e del trapanese.
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Dal 14 al 17 luglio i palombari del Gruppo operativo subacquei (Gos) del Comando subacquei ed incursori della Marina militare (Comsubin), distaccati presso il nucleo Sdai (Sminamento difesa antimezzi insidiosi) di Augusta, hanno condotto delicate operazioni subacquee, rispettivamente nella località Tonnarella Sciacca(Agrigento) e nelle acque dell’area marina protetta dell’isola di Favignana (Trapani), che hanno permesso di neutralizzare 3 ordigni esplosivi. Gli interventi d’urgenza, disposti dalla Prefettura di Agrigento e Trapani a seguito della segnalazione da parte di privati cittadini circa la presenza in mare di diversi oggetti riconducibili ad ordigni esplosivi, hanno permesso di recuperare e distruggere: nelle acque di località Preveto, Favignana 2 residuati bellici, riconosciuti quali proiettile di medio e grosso calibro, che sono stati rinvenuti alla profondità di 3 metri ed a una distanza dalla costa pari a 5 metri; nelle acque antistanti punta Burrone, Favignana, una bomba a mano italiana, che è stata ritrovata su di un fondale di 2 metri posto a circa 5 metri dalla costa; nelle acque di Sciacca, invece, l’oggetto segnalato è risultato essere un oggetto non riconducibile a ordigno esplosivo. Tale manufatto è stato rimosso e consegnato al personale della Capitaneria per il successivo smaltimento.
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Tutti gli ordigni, risalenti alla seconda guerra mondiale, sono stati rimossi dal fondo e sono stati trasportati nelle zone di sicurezza, individuate dalla competente Autorità Marittima, dove i Palombari di Comsubin li hanno neutralizzati attraverso le consolidate procedute in uso al Gruppo Operativo Subacquei tese a preservare l’ecosistema marino. Al termine dell’operazione, il comandante del Nucleo Sdai di Augusta, tenente di vascello Marco Presti, ha dichiarato: “Benché il Paese sia ancora coinvolto nell’emergenza Covid-19, non è mai cessata la nostra opera tesa a ripristinare le condizioni di sicurezza delle acque della Sicilia. In particolare, a seguito di alcune segnalazioni effettuate da coscienziosi cittadini, circa la presenza di possibili manufatti esplosivi, abbiamo bonificano alcune zone di mare di nell’area marina protetta dell’isola di Favignana. Queste attività, condotte sulla base delle richieste della Prefettura di Trapani, hanno permesso di rimuovere dal mare un totale di 3 ordigni esplosivi, ripristinando così la navigazione e la balneazione in queste aree della Sicilia. Occorre ricordare a chiunque dovesse imbattersi in oggetti simili, che questi manufatti possono essere molto pericolosi e pertanto non devono essere toccati o manomessi in alcun modo, ma ne va denunciato immediatamente il ritrovamento alla locale Capitaneria di Porto o alla più vicina stazione dei Carabinieri, così da consentire l’intervento dei palombari di Comsubin al fine di ripristinare le condizioni di sicurezza del nostro mare”.